È stato presentato oggi, alla presenza del sindaco di Milano Giuliano Pisapia e del rettore Marcello Fontanesi, il progetto Open Data, al quale partecipa l’Università di Milano-Bicocca, insieme al Nexa Center del Politecnico di Torino, il Consorzio TopIX, il CSI Piemonte e l’associazione Tech and Law Center.
Lo scopo dello studio è quello di rendere accessibili tutti i dati della città, dagli orari dei negozi alle informazioni sul singolo quartiere. Tutto in un click.
«È importante implementare la diffusione di internet – ha detto il sindaco Giuliano Pisapia -, la conoscenza dell’agenda digitale, degli open data, perché certamente l’innovazione può essere uno strumento importante per superare la crisi economica. Milano sarà quindi punto di riferimento internazionale, un luogo dove creare sviluppo sociale, culturale e soprattutto economico. Il Comune di Milano è già impegnato in questo senso. Anche in vista di Expo Milano 2015».
«Crediamo molto in questa iniziativa che permette di rendere ancora più accessibili i dati sui servizi pubblici – ha affermato il rettore Marcello Fontanesi –. Come Università siamo molto interessati a mettere a disposizione le nostre competenze per progetti come quello sugli Open Data. Il nostro è l’impegno di un Ateneo aperto e disponibile alla collaborazione con il territorio e questo progetto è un esempio di interazione di discipline e competenze diverse».
L’Università di Milano-Bicocca, contribuisce al progetto Open Data mettendo in campo specifiche competenze sugli aspetti legali e sugli aspetti tecnologici. In particolare, il Dipartimento dei Sistemi Giuridici ed Economici si occuperà di collocare il progetto Open Data all’interno dei contesti normativi delle Pubbliche amministrazioni e di analizzare i risvolti legali delle licenze con le quali andranno concessi i dati.
Il Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione darà il proprio contributo sugli aspetti più tecnici del progetto (tecnologie semantiche, linked open data, qualità dei dati e delle informazioni) e proporrà il formato con cui pubblicare i dati e le modalità di aggiornamento delle informazioni messe online.
Il Nexa Center del Politecnico di Torino si occuperà di trasferire le proprie competenze in ambito di Open Data con particolare riferimento al progetto www.evpsi.org, il Consorzio TopIX sarà affidato il supporto strategico nell’implementazione del modello Open Data e, in generale, nello sviluppo di processi innovativi di gestione dei dati pubblici, il CSI Piemonte gestirà l’introduzione degli open data all’interno di contesti pubblici e l’associazione Tech and Law Center metterà a disposizione le proprie competenze in materia di protezione dei dati e sicurezza informatica.
Città digitale, ecco a cosa serve
Dati sui trasporti, sull’ambiente, sulla raccolta dei rifiuti fino agli orari dei negozi, accessibili liberamente dalla rete e senza costi per tutti i cittadini. Open data rivoluziona il modo di informare i cittadini, grazie a una serie di dati disponibili su una piattaforma accessibile da pc, smartphone e Iphone.
Gli open data serviranno anche agli sviluppatori che potranno realizzare delle vere e proprie App civiche per migliorare la vita in città, dando la possibilità ai cittadini di conoscere in tempo reale, ad esempio, dove trovare un posto libero per parcheggiare l’auto, quale percorso tramviario è meno trafficato, come raggiungere un negozio nel minor tempo possibile o, più semplicemente, sapere se la palestra del quartiere è aperta anche di domenica.