Nessuna delle tre aziende che nel 2006 dominavano l’emergente mercato degli smartphone – Nokia, Research in Motion e Motorola – è riuscita a conservare una posizione di leadership. Nokia sta vivendo un periodo di grande turbolenza, ha investito il proprio futuro su Microsoft, puntando su Windows 8, dismesso virtualmente Symbian, piattaforma operativa per la quale è stata formulata una exit strategy. Motorola è stata acquisita da Google, Rim è diventata un’azienda a rischio acquisizione. Nel maggio del 2008 il valore dell’azione di quest’ultima era di 138 dollari. Oggi ne vale 12. In questi 4 anni è stato praticamente bruciato il 90% della capitalizzazione della società canadese.
Sono ormai lontani i tempi delle presidenziali USA del 2008, quando RIM riuscì a godere della popolarità di Obama come utilizzatore del BlackBerry. Il presidente degli Stati Uniti, pur essendo ancora oggi un BlackBerry addict, tiene in mano un oggetto che vale un decimo di quanto valeva ai tempi del suo ingresso alla Casa Bianca.
Nonostante tutto il Governo americano non sembra avere alcuna tentazione nel dare il ben servito a Rim e puntare sulla tecnologia smartphone dell’azienda americana che più ha contribuito a dare lustro all’industria mobile, Apple.
L’iPhone, per il momento, non entra nel novero delle tecnologie in uso alla corte di Obama. Così come non viene dato nessun credito ad Android, il sistema operativo oggi più diffuso, la cui paternità è sempre di una delle più note internet company a livello globale. Siamo parlando, ovviamente, di Google.
Da quanto riporta la stampa americana sono ancora più di 500 mila i dipendenti delle strutture governative a utilizzare il BlackBerry. L’azienda canadese ha concesso nel tempo delle vantaggiose condizioni di utilizzo e le soluzioni via via implementate hanno dato modo di raggiungere elevatissimi livelli di sicurezza per quanto riguarda la privacy nella gestione della posta elettronica. Quest’ultimo è l’aspetto che probabilmente ha fatto sì che non si mettesse in discussione il contratto con Rim, nonostante tutto.
Poco importa se oggi il market share dell’azienda canadese ha raggiunto i minimi storici (secondo le ultime rilevazioni è oggi poco più del 12%) mentre Google-Android è al 48% e Apple al 32%.
Nel corso di questa campagna presidenziale Obama continuerà a utilizzare il suo fedele compagno di posta elettronica. Il BlackBerry sarà ancora oggetto di culto, ma sempre più di nicchia. C’è da augurarsi che vinca le elezioni, in questo caso Rim continuerà ad avere un suo indiscusso alleato. E se vincono i repubblicani? Il BlackBerry potrebbe perdere uno dei suoi più grandi estimatori.