Barilli lascia la direzione di Assinform dopo 18 anni, per assumere l’incarico di direttore della neo federazione di rappresentanza dell’industria Ict in Italia
Sarà Federico Barilli il primo direttore della neo federazione dell’Ict, costituita nel giugno scorso da Assotelecomunicazioni-Asstel, l’associazione della filiera delle imprese di Telecomunicazioni, Assinform in rappresentanza dell’Information Technology, Anitec che riunisce i produttori di tecnologie e servizi di Ict e Consumer Electronics, Aiip associazione degli Internet Provider.
Laureato in lettere moderne, classe 1962, Barilli porta in Confindustria Digitale l’importante esperienza professionale maturata in quasi venti anni di direttore di Assinform, periodo in cui l’associazione è passata dalle venti imprese associate del 1993 alle attuali cinquecento.
Strutturare e ampliare la base associativa della nuova federazione, per costruire, nell’ambito di Confindustria, un grande polo di rappresentanza delle imprese della filiera dell’informatica, delle telecomunicazioni e dell’elettronica di consumo, capace di proiettarsi nella scena economica e istituzionale nazionale ed europea, saranno i compiti principali che il nuovo direttore è chiamato svolgere nel prossimo periodo.
A prendere il posto di Federico Barilli è Antonello Busetto. Ingegnere, romano, classe 1951, Antonello Busetto porta in Assinform una grande esperienza nell’ambito delle relazioni istituzionali. Ha fatto parte della Segreteria tecnica del Ministro dell’Industria (oggi Ministero dello Sviluppo Economico) in più legislature (1996-2001). Dal 2002 ad oggi è stato Direttore dei Rapporti Istituzionali, Responsabile dell’ufficio Affari Legislativi e dell’ufficio di Bruxelles della Federazione Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici. In precedenza aveva svolto incarichi di crescente rilievo in ambito ministeriale e in veste di esperto e studioso di temi energetici.
Con il nuovo arrivo l’Associazione si rafforza per affrontare le sfide che l’evoluzione tecnologica e del mercato ci pongono davanti, guardando con rinnovato impegno al presente e proiettando il sistema delle imprese aderenti verso l’immediato futuro dell’economia digitale.