Grazie ai 30 GW di impianti fotovoltaici creati nel mondo nel 2012 si è superata la cifra di 101 GW derivanti da questa tecnologia ecosostenibile. I dati arrivano dal nuovo rapporto dell’European Photovoltaic Industry Association (Epia), secondo il quale sono state ridotte le emissioni di CO2 di 53 milioni di tonnellate. Le potenze mondiali devono aver recepito il messaggio del WWF, che affermava che basta l’1% del suolo adibito ai pannelli solari per sostenere l’intero fabbisogno energetico del Pianeta. Secondo GlobalData si arriverà alla cifra di 330 GW installati a livello globale nel 2020.
L’Europa ai primi posti per il solare
Il trend positivo è stato spinto dall’Europa. Nel 2011 la potenza erogata con questa tecnologia nel Vecchio Continente è stata di 23 GW mentre quest’anno è scesa a 17 GW. La Germania è la più avanzata nell’adozione del solare con 7,6 GW, seguita da Italia (3,3 GW) e Francia (1,2 GW). In Svizzera si stanno anche studiando le caratteristiche tecniche per migliorare questi impianti con la costruzione di isole fotovoltaiche sul lago di Neuchâtel. Al di fuori dell’Europa i maggiori produttori sono: Cina (3,5 GW), Stati Uniti (3,2 GW) e Giappone (2,5 GW).
Il presidente di Epia, Winfried Hoffmann, ha così commentato le nuove cifre: “Nessuno avrebbe previsto solo 10 anni fa che avremmo visto una capacità di più di 100 GW nel mondo entro il 2012. L’industria fotovoltaica chiaramente affronta delle sfide, ma i risultati del 2012 mostrano che c’è un mercato forte per la nostra tecnologia. Anche in tempi economici difficili, e nonostante le crescenti incertezze sul fronte delle regole, abbiamo quasi ripetuto il record del 2011”.