A Napoli lo studio delle stelle viaggia in metropolitana

L’Infn ha posto un rivelatore di raggi cosmici in una stazione della metropolitana di Napoli. L’obiettivo dell’iniziativa è avvicinare le persone alla scienza

L’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) sta cercando di riavvicinare i cittadini alla scienza e ai segreti del cosmo e lo fa partendo da Napoli, diventata la culla per nuove startup. I ricercatori hanno ieri inaugurato nella metropolitana partnenopea il primo rivelatore di raggi cosmici ad uso e consumo dei viaggiatori. Il sistema – una versione semplificata di quelli utilizzati da telescopi come IceCube – è stato posto a 40 metri di profondità nella stazione di Toledo della linea 1. Il progetto ha visto coinvolti anche il Comune di Napoli, la Regione Campania e l’Azienda napoletana mobilità.

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Avvicinare le persone alla scienza

Ogni secondo migliaia di raggi cosmici provenienti dal Sole e dalle altre stelle ci colpiscono senza che noi ce ne accorgiamo. Il rivelatore dell’Infn permette di vedere questo fenomeno grazie ad un sistema a Led che sprigiona un lampo di luce ad ogni passaggio delle particelle. L’obiettivo dell’iniziativa, come spiega il presidente dell’Infn Fernando Ferroni, “è quello di spingere davvero tutti a interrogarsi sul significato della ricerca scientifica, sul valore per la società dei suoi risultati e delle conoscenze conquistate”. “Suscitare interrogativi e consapevolezze su questi temi – ha continuato lo scienziato – è parte integrante della missione di un ente di ricerca come il nostro”.

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