Un nuovo strumento permette di scrutare il cosmo e produrre foto in 3D. Per la prima volta nella storia
Dopo un decennio di sviluppo e miglioramenti, un nuovo strumento per telescopi permette di fare un balzo in avanti nello studio dell’Universo. Tramite MUSE, Multi Unit Spectoscopic Explorer, gli scienziati hanno catturato con successo alcune immagini dello spazio profondo elaborandole, per la prima volta, in tre dimensioni. Il tutto è stato reso possibile dall’installazione del particolare strumento presso il Very Large Telescope, l’osservatorio sud europeo installato in Cile.
Radiografia in 3D
Il Muse è il risultato del lavoro di molte persone nel corso di vari anni. “Questa collezione di ottiche, pesanti sette tonnellate, è una sorta di macchina del tempo con cui studiare l’universo primordiale” – ha detto in un comunicato Roland Bacon del Centro di Ricerca di Astrofisica di Lione. Muse crea immagini 3D attraverso le onde di luce che emettono. Nota come spettroscopia a campo integrale, la tecnica permette agli astronomi di studiare le proprietà delle diverse regioni di un oggetto allo stesso tempo. Applicando la tecnica alle galassie, ad esempio, si può scoprire la loro composizione chimica e i dettagli sulla loro rotazione.