Motorola presenta il TC55: computer touch per le aziende

In contemporanea in tutto il mondo, la divisione Solutions lancia un Android stiloso pensato per il BYOD

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Cosa c’è di meglio che usare il proprio smartphone per lavoro e processi aziendali? Sappiamo dove sono le funzioni principali, le icone e i programmi preferiti. Eppure manca qualcosa, anzi c’è qualcosa da prendere in considerazione: la sicurezza. In giorni non sospetti, dove la sicurezza informatica gioca un ruolo di rilievo, l’adozione di un device consumer per ambiti lavorativi può essere rischioso, sia per l’utente che per l’azienda. “I dispositivi non sono tutti uguali, ognuno verte su specifiche funzioni, protezioni, giocando su specifici ecosistemi – dice Daniele Schinelli, AD di Motorola S.p.A. E Country Manager per l’Italia Motorola Solutions – per cui abbiamo pensato di realizare un terminale che fosse di moda ma con le necessarie specifiche tecniche richieste dall’azienda”.
Il Motorola TC55
Schermo da 4.3 pollici, fotocamera da 8 Megapixel e cpu dual-core da 1.5 GHz, queste le caratteristiche più interessanti del Motorola destinato al lavoro, con una resistenzada caduta pari a 1,2 metri. NFC, GPS, LTE (per ora ompatibile solo alle reti 4G statunitensi) e slot per MicroSD ne completano il profilo hardware. Il tutto condito da Android in versione 4.1.2 con un sistema operativo totalmente aperto al mondo Google. Nonostante un form factor decisamente consumer, il TC55 non tradisce la sua natura “business”. Sul lato superiore è dotato di un lettore di codice a barra che, se unito alle app specifiche, permette di leggere i prezzi della merce ed eventuali sconti, promozioni e offerte in carrello.
Un taglio con il passato
Si tratta certamente del primo smartphone “rugged” che si discosta da un certo tipo di device. A metà strada tra un classico Android e un omputer touch, questo Motorola è di certo un device interessante con un certo pubblico di riferimento. “Si può vederlo in corsia, in una farmacia, alberghi o a bordo di un camion – dice Ugo Mastracchio, Pre Sales Technical Architect Manager Solutions – da questo punto di vista è estremamente versatile, adattabile in vari contesti vista la possibilità di integrare perfettamente tecnologie enterprise con il mondo consumer”. Interessante anche il prezzo per unità, inferiore ai 1000 euro. Un costo che, considerando l’assistenza globale, sostituzione e utilizzo, è minore a quello sostenuto per um high-level consumer, sprovvisto di un supporto clienti che copre vari ambiti e problematiche.
Android ma senza Google
C’é da dire che l’esperienza è Google ma fino ad un certo punto. Montando la versione Jelly Bean di Android, Motorola ha permesso all’utente di utilizzare uno smartphone che sia effettivamente trendy sul mercato ma con le dovute precauzioni. Per questo resta escluso il mondo delpe Google Apps; sul TC55 non troverete Google Maps, YouTube, Gmail e soprattutto1il PlayStore. Questo vuol dire che l’utente non potrà installare i normali .apk di Android se non passando per il controller centrale dell’azienda utilizzatrice. In ambito sicurezza ecco anche la soluzione Mx di Mororola , ovvero la possibilità di installare le cosiddette “Extensions” di Motorola Solutions per colmate il gap con il mondo Google, sebbene non comparabile in termini di vastità di app presenti. Android è anche svilippo: TC55 supporta l’esecuzione di applicazioni realizzate con strumenti per gli sviluppatori di RhoMobile Suite. “Scrivere, integrare e implementare applicazioni nelle piattaforme iOS, Android, Windows Phone e sistemi operativi futuri è la chiave del domani” – conclude Schinelli

Cosa c’è di meglio che usare il proprio smartphone per lavoro e processi aziendali? Sappiamo dove sono le funzioni principali, le icone e i programmi preferiti. Eppure manca qualcosa, anzi c’è qualcosa da prendere in considerazione: la sicurezza. In giorni non sospetti, dove la sicurezza informatica gioca un ruolo di rilievo, l’adozione di un device consumer per ambiti lavorativi può essere rischioso, sia per l’utente che per l’azienda. “I dispositivi non sono tutti uguali, ognuno verte su specifiche funzioni, protezioni, giocando su specifici ecosistemi – afferma Daniele Schinelli, AD di Motorola S.p.A. e Country Manager per l’Italia Motorola Solutions – per cui abbiamo pensato di realizare un terminale che fosse di moda ma con le necessarie specifiche tecniche richieste dall’azienda”.

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Il Motorola TC55

Schermo da 4.3 pollici, fotocamera da 8 Megapixel e cpu dual-core da 1.5 GHz, queste le caratteristiche più interessanti del Motorola TC55, destinato al lavoro, con una resistenza alle cadute fino a 1,2 metri. NFC, GPS, LTE (per ora compatibile solo alle reti 4G statunitensi) e slot per MicroSD ne completano il profilo hardware. Il tutto condito da Android in versione 4.1.2 con un sistema operativo non totalmente aperto al mondo Google. Nonostante un form factor decisamente consumer, il TC55 non tradisce la sua natura “business”. Sul lato superiore è dotato di un lettore di codice a barre che, se unito alle app specifiche, permette di leggere i prezzi della merce ed eventuali sconti, promozioni e offerte in carrello.

presentazione motorola solutions tc55 sacrestia del bramante milano presentazione motorola solutions tc55 sacrestia del bramante milano

Un taglio con il passato

Si tratta certamente del primo smartphone “rugged” che si discosta da un certo tipo di device. A metà strada tra un classico Android e un computer touch, questo Motorola è di certo un device interessante per un certo pubblico di riferimento. “Si può vederlo in corsia, in una farmacia, alberghi o a bordo di un camion – dice Ugo Mastracchio, Pre Sales Technical Architect Manager Solutions – da questo punto di vista è estremamente versatile, adattabile a vari contesti vista la possibilità di integrare perfettamente tecnologie enterprise con il mondo consumer”. Interessante anche il prezzo per unità, inferiore ai 1000 euro. Un costo che, considerando l’assistenza globale, sostituzione e utilizzo, è minore a quello sostenuto per un high-level consumer, sprovvisto di un supporto clienti che copre vari ambiti e problematiche.

Android ma senza Google

C’é da dire che l’esperienza è Google ma fino ad un certo punto. Montando la versione Jelly Bean di Android, Motorola ha permesso all’utente di utilizzare uno smartphone che sia effettivamente trendy sul mercato ma con le dovute precauzioni. Per questo resta escluso il mondo delle Google Apps; sul TC55 non troverete Google Maps, YouTube, Gmail e soprattutto il PlayStore. Questo vuol dire che l’utente non potrà installare i normali .apk di Android se non passando per il controller centrale dell’azienda utilizzatrice. In ambito sicurezza ecco la soluzione Mx di Mororola , ovvero la possibilità di installare le cosiddette “Extensions” di Motorola Solutions per colmate il gap con il mondo Google, sebbene non comparabile in termini di vastità di app presenti. Android è anche svilippo: TC55 supporta l’esecuzione di applicazioni realizzate con strumenti per gli sviluppatori di RhoMobile Suite. “Scrivere, integrare e implementare applicazioni nelle piattaforme iOS, Android, Windows Phone e sistemi operativi futuri è la chiave del domani” – conclude Schinelli.

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