L’azienda di proprietà di Google è stata accusata dall’Antitrust dell’Unione Europea di concedere i propri brevetti a prezzi fuori mercato
Sembra proprio che l’acquisto da parte di Google di Motorola Mobility, il cui brand Motorola Home è stato ceduto ad Arris, si sia rivelato ancora meno azzeccato del previsto. Dopo i tagli ai dipendenti per non farla affondare, arriva una nuova tegola per Big G. L’antistrust dell’Unione Europea, che sta vagliando la sua proposta di etichettare i risultati nelle ricerche, ha aperto un’indagine a carico di Motorola Mobility per abuso di posizione dominante.
La vicenda
Motorola Mobility aveva inizialmente accusato Apple di essersi appropriata illegittimamente di alcuni suoi brevetti in Germania, cosa che aveva portato al ritiro di alcuni device della Mela nel Paese. In seguito, dopo che il provvedimento era stata annullato, Apple ha chiesto all’Unione Europea di aprire un’inchiesta sull’azienda di proprietà di Google poiché permetteva l’utilizzo dei suoi patent su tecnologie presenti ormai da anni su tutti i device mobili, i cosiddetti FRAD, a prezzi non concorrenziali. In particolare le indagini si concentrano sul GPRS. Microsoft è stata la prima a denunciare il comportamento illecito di Motorola Mobility negli Stati Uniti. In seguito l’azienda di Redmond ha raggiunto un accordo con Google e ha ritirato le accuse.
Sulla questione si è espresso anche il vicepresidente dell’Antitrust UE, Joaquin Almunia: “La protezione della proprietà intellettuale è la pietra angolare dell’innovazione e della crescita. Ma lo è anche la competizione. Penso che le aziende debbano spendere il loro tempo in innovazione e debbano competere nel merito dei prodotti che offrono, non abusando dei diritti per frenare la concorrenza a scapito di innovazione e libertà di scelta per i consumatori”.