Telecollaboration e Uc nel futuro di Mitel

Durante un recente incontro con i partner italiani l’azienda canadese sancisce la propria trasformazione da società di apparati a società di software

Durante un recente incontro con i partner di canale svoltosi a Milano, Lionel Housejian, european sales director di Mitel (www.mitel.com), presente all’evento, ha rivolto un saluto ai reseller italiani ricordando che fanno parte di una comunità che al mondo ne conta circa 1.500 che rivendono le soluzioni della società Canadese, specializzata nella telefonia Ip, in 90 Paesi, in 80 di questi con uffici propri.

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In Italia Mitel ha accordi con due distributori, Itancia e Technocael, e 25 reseller; grazie al loro lavoro può contare su più di 600 sistemi installati in imprese di ogni dimensione.

Ha poi preso la parola il country manager Cesare Bracchi che ha sottolineato la capacità della società di crescere anche durante il difficile 2009 (+6% di fatturato) e ha ricordato che da aprile dello scorso anno è presente al Nasdaq.

«Mitel oggi è diventata una società di servizi e di software – ha aggiunto Bracchi -, per seguire l’evoluzione della telefonia verso l’unified communication». Continuando comunque, ha precisato, a produrre terminali telefonici allo stato dell’arte e «sui quali abbiamo pochi rivali per quanto riguarda il design».

Di recente la società canadese ha annunciato il Virtual Mitel Communications Director (Virtual MCD), «la prima applicazione vocale in tempo reale progettata per la piattaforma VMware vSphere 4». Il Virtual MCD, come un appliance virtuale, è un pacchetto software che gira sulla piattaforma VMware, consentendo agli utenti di accedere facilmente alla rete e di utilizzare il Call Control software di Mitel. «Quello che spinge gli It manager a utilizzare anche le applicazioni vocali virtualizzate, sono la riduzione di hardware, dei costi di gestione, di condizionamento e anche degli spazi».

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Bracchi ha poi concluso segnalando che Mitel ora propone anche soluzioni di telecollaboration di fascia alta, «concorrenziali a quelle di Cisco – ha voluto precisare alla platea di partner -, poiché il prezzo è molto competitivo, circa 5 volte in meno, e con occupazione di banda inferiore».