Presentato al Salone del Libro di Torino l’ebook Microsoft “Dai Social Media alla partecipazione politica”, il primo volume della collana edita da BookRepublic dedicata alla partecipazione attiva dei giovani italiani ai temi sociali e politici
Partecipazione e dialogo attraverso la tecnologia: questi sono gli obiettivi principali del progetto Digital Democracy promosso da Microsoft per il mondo dei giovani. L’iniziativa si inquadra nel piano triennale che la filiale italiana di Microsoft ha avviato per favorire lo sviluppo del Paese, la riduzione del digital divide e l’inclusione sociale attraverso la digitalizzazione delle Pubbliche Amministrazioni, delle Piccole e Medie Imprese, delle Start Up, della Sanità e del mondo dell’Educazione e dei giovani con particolare attenzione all’universo femminile.
Il progetto Digital Democracy nasce proprio con l’intento di fornire ai giovani, in particolare ai nativi digitali, gli strumenti per un approccio consapevole e pragmatico alla vita politica e sociale. In questo modo, Microsoft aiuterà i ragazzi a sviluppare un senso di appartenenza e vicinanza a temi che sembrano ormai scomparsi dagli orizzonti delle nuove generazioni.
L’iniziativa, partita a dicembre a Firenze con un corso dedicato alla partecipazione delle ragazze alla vita politica attraverso Internet e gli strumenti digitali, vive oggi online, grazie al dibattito su temi sociali e politici che continuerà sul blog di Digital Democracy.
Queste tematiche si riflettono anche nei contenuti principali dell’ebook gratuito presentato oggi alla Salone del Libro di Torino, primo volume di una collana dedicata alla Democrazia Digitale realizzata insieme a Book Republic.
L’ebook di Digital Democracy “Dai Social Media alla partecipazione politica” è stato presentato da Roberta Cocco, Direttore della Responsabilità Sociale di Microsoft Italia e Alessandro Lucchini, autori del libro, insieme all’editor Francesca Panzarin, e comprende testi di autori italiani e stranieri, con contributi d’eccezione come quello del Presidente Napolitano, del Segretario di Stato Hilary Clinton, del Presidente Cileno Michelle Bachelet, di Monsignor Ravasi e del Sindaco Renzi.
Completano il volume storie italiane – il referendum 2011, l’esperienza di “Se non ora quando” e il caso di CESVI – e storie dal mondo – il caso russo, la campagna di Obama e la Primavera Araba – insieme alle testimonianze delle partecipanti del primo corso di Digital Democracy, tenutosi a dicembre a Firenze. I testi sono stati raccolti in una modalità partecipativa, rafforzando anche in questo caso il valore dei singoli contributi che in ottica Wiki aprono le porte a una cultura della conoscenza condivisa e democratica.
Alla presentazione sono intervenuti anche Jessica Camargue Molano e Serena Barilaro, blogger e partecipanti al corso Digital Democracy di Firenze, Ehab ElZelaky, AlMasry AlYoum Managing Editor, blogger egiziano e Giorgia Serughetti, responsabile social media “Se Non Ora Quando”.
Per mantenere vivo il dibattito sui temi toccati nell’incontro e sul tema della Digital Democracy è stato creato per l’occasione un blog, realizzato sul sito MSN.it, che diventerà un punto di ritrovo e di scambio dove si potranno affrontare argomenti politici, sociali e economici. Per seguire e partecipare al dibattito su Twitter, l’hashtag dedicato all’evento è #partecipaanchetu.
“In un mondo dove tutto sembra essere a portata di mano nel minor tempo possibile, dove il rischio di superficialità è alto, solo la conoscenza può dare ai giovani una coscienza politica e sociale. Questo progetto si ispira all’origine della parola stessa politica, intesa come partecipazione alla vita pubblica, agli affari della città e dello stato. Digital Democracy aiuterà i giovani a riscoprire quel senso di appartenenza che sembra essere lontano dalle nuove generazioni. Sono quindi orgogliosa di presentare questo progetto che permette ai ragazzi e in particolare alle ragazze di vivere la tecnologia come propulsore di democrazia, nel senso più ampio, pragmatico e quotidiano: informazione, scuola, impegno politico, sociale, civile, amministrazione pubblica, lavoro, salute.” Ha dichiarato Roberta Cocco, Direttore della Responsabilità Sociale di Microsoft Italia. “Il nostro obiettivo è quello di continuare il percorso di dialogo e condivisione iniziato a Firenze, con un dibattito attivo sulla rete, sul sito dedicato alla Digital Democracy. Voglio ringraziare tutti i volontari, dipendenti Microsoft ma non solo, che hanno realizzato questo progetto in un’ottica di Wiki e partecipazione vera.”
“Come può la tecnologia incidere sulla partecipazione? che vantaggi può trarre la democrazia dal web? cosa manca perché i nativi digitali sappiano guidare la società di domani? Se un buon progetto di comunicazione genera più domande di quelle cui riesce a rispondere, siamo sulla strada giusta, perché questo è successo a Firenze, nel corso. Questo ci auguriamo succeda con l’ebook, e poi con il blog”, ha dichiarato Alessandro Lucchini, autore insieme a Roberta Cocco dell’ebook. “La Digital Democracy può svolgere nel terzo millennio il ruolo che Italo Calvino, nelle sue Lezioni americane, riconobbe per il secondo millennio al romanzo: essere enciclopedia, metodo di conoscenza, rete di connessione tra i fatti, tra le persone, tra le cose del mondo”.
“Partecipare al progetto di Digital Democracy e’ stata un’esperienza interessante non solo per l’opportunità’ di approfondire un tema di grande attualità ‘ ma anche per il metodo di lavoro che abbiamo usato. L’ebook infatti e’ nato dalla condivisione di idee e proposte scambiate usando email, sms, conference call, messaggi su Facebook e su Twitter…una perfetta rappresentazione di democrazia digitale.” Ha dichiarato Francesca Panzarin, editor dell’ebook.