Da una logica di computing tradizionale a una logica di cloud computing. Gli assett software di Microsoft sono oggetto di una profonda rivisitazione che dovrà condurre a un nuovo modello di business orientato al paradigma di servizio di rete.
Steve Ballmer, Ceo dell’azienda ha affermato che Microsoft sta reinventando ogni parte del proprio impero software perchè si possa arrivare a una condizione cloud-ready. Lo stesso Windows 8, prossima versione del sistema operativo della Casa di Redmond, è parte fondante del nuovo processo over the cloud.
Tutti i cambiamenti in attuazione hanno come riferimento Windows 8, il primo vero sistema operativo che farà da spartiacque tra il vecchio e il nuovo mondo. Sulla transizione al cloud Microsoft si gioca il proprio futuro.
In quel contesto appare come l’azienda in grado di essere protagonista nella transizione che stanno vivendo i sistemi informativi, un investimento a lungo termine che potrebbe assicurare a Microsoft un posizionamento di grande respiro.
E se nella dimensione cloud le sorti di Microsoft hanno prospettive che ispirano un certo ottimismo, il lato debole, su cui nessuno è in grado di ipotizzare rivolgimenti a breve, è il mercato mobile, dove finora le risposte dell’azienda di Ballmer non hanno partorito grandi risultati, sebbene le nuove iniziative intraprese nel corso dell’anno potrebbero rompere l’isolamento di Windows e riaprire i giochi acquisendo progressivamente quota nell’ambito sia smartphone sia tablet.
Idc ritiene che Microsoft possa nel tempo riposizionare il proprio software desktop mettendo a punto versioni cloud ready. E’ il passaggio a un modello che sostituisce quello classico del client-server: in questa prospettiva il cloud diventa sempre più un dispositivo di accesso mobile e il server una risorsa disponibile remotamente in una cloud pubblica o privata.
In base a questa logica le iniziative nel segmento mobile appaiono essenziali al successo della strategia cloud di Microsoft tanto quanto l’affermazione nei segmenti di business tradizionali.