Si è tenuto oggi il convegno “Tecnologie dell’informazione per le imprese e il territorio” che ha visto istituzioni locali e imprese confrontarsi sui temi della tecnologia come elemento abilitante della ripresa e della competizione a livello globale. Per l’occasione sono stati presentati i risultati della ricerca di NetConsulting sugli investimenti in innovazione tecnologica presso le PMI della Regione.
Microsoft e NetConsulting, in collaborazione con Regione Emilia Romagna, Unioncamere, associazioni regionali di CNA e Confindustria, hanno svolto un’indagine presso un panel di 403 aziende di piccole e medie dimensioni della Regione per valutare l’impatto della crisi congiunturale sulle attività aziendali e per analizzare le principali caratteristiche dell’adozione di strumenti IT.
Dalla ricerca emerge il ritratto di un tessuto economico che ha saputo reagire. Infatti quasi nel 25% dei casi le aziende hanno saputo mantenere il proprio posizionamento sul mercato (22,6%) o lo hanno addirittura migliorato (2%). La sopravvivenza delle aziende è stata messa a dura prova solo nel 7,2% dei casi: le situazioni maggiormente difficili si sono rilevate tra le realtà più piccole.
Per rispondere alla situazione di crisi il focus delle aziende ha riguardato prevalentemente l’avvio di strategie volte alla razionalizzazione dei costi aziendali e, per questo motivo, nella maggior parte dei casi si è trattato di misure tattiche e non strutturali. La razionalizzazione dei costi di gestione e produzione e le politiche di riduzione del personale sono infatti state citate da oltre il 40% del panel, mentre le azioni di ridefinizione delle attività e dei processi aziendali sono state citate da percentuali inferiori al 13%.
Questo atteggiamento si è riflesso anche nelle strategie di investimento che, seppur abbiano mostrato un andamento positivo per oltre l’84% dei casi, si sono polarizzate principalmente sul miglioramento della produzione e solo in minima parte sullo sviluppo competitivo in termini di internazionalizzazione, tutela ambientale e sviluppo tecnologico.
Le azioni innovative sono risultate tuttavia ancora scarsamente supportate da strumenti ICT, in un contesto in cui il livello di informatizzazione delle aziende intervistate è prevalentemente concentrato sulla gestione finanziaria e su quella della produzione.
I progetti IT avviati dalle aziende risultano concentrati prevalentemente nelle aree gestionale/ERP (65,8%) e di produttività individuale (14,4%). È molto scarsa, invece, la frequenza di iniziative condotte su dotazioni applicative più evolute.
In particolare l’adozione di modelli più flessibili e a servizio, come il cloud computing, è molto poco diffusa, coinvolgendo solo il 2,5% delle aziende, principalmente a causa di mancanza di valutazioni concrete al riguardo (32,5%) e per la tendenza diffusa a ricorrere a prevalentemente a risorse interne (45,8%), con budget diffusamente contratti (solo il 2,1% delle aziende ha dichiarato una spesa superiore a 1 milione di euro).
“Per noi – ha spiegato l’assessore regionale alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli – questi sono temi fondamentali. Favorire le reti è cruciale per garantire una crescita di tutto il sistema, ed abbiamo finanziato con 24 milioni di euro 241 progetti di piccole e medie imprese che si sono messe in rete, in particolare per condividere la tecnologia. Il nostro obiettivo di assicurare il passaggio “dai distretti produttivi ai distretti tecnologici” va in questa direzione: la forza di un’impresa e la sua capacità di competere oggi dipende in misura rilevante dal know how, dalle conoscenze, e dal grado di innovazione che sa assicurare ai prodotti. Chi investe, anche con il nostro contributo, su questi temi, guadagna in competitività e si assicura la possibilità di stare in prima fila nella competizione globale. Una competizione difficile, certo, ma anche l’unica (come dimostra il +12% di export realizzato dall’Emilia-Romagna nel 2010) che può assicurare al nostro territorio di superare la crisi a testa alta. Noi puntiamo forte sull’ICT, che è una delle 6 piattaforme tematiche della Rete regionale per l’Alta tecnologia, per la quale è in corso un investimento di 240 milioni di euro”.
“La Regione Emilia-Romagna programma e progetta interventi in materia di ‘società dell’informazione’ da un decennio: al primo Piano telematico, che risale al 1999, sono seguiti il Piano 2002-2005 e quello 2007-2009. Questo ha significato trasferire e investire sul territorio ingenti risorse economiche, favorendo l’adozione di tecnologie di base da parte delle pubbliche amministrazioni e sviluppando reti e servizi infrastrutturali di nuova generazione. Il risultato è che oggi, in Emilia-Romagna, le pubbliche amministrazioni sono tra le più tecnologicamente avanzate sia in termini di relazioni con la cittadinanza, sia come di dotazione di strumenti ICT. Sono quindi in grado, più di altri, di esprimere un fabbisogno consapevole, di collaborare con il mercato per indirizzare il processo di innovazione di prodotto, e di cercare una partnersip attiva” – ha dichiarato l’assessore regionale alla Programmazione territoriale e Infrastrutture, Alfredo Peri.
“La sfida delle PMI italiane passa attraverso l’adozione di politiche di innovazione funzionali ad accrescere la competitività delle aziende stesse. La strada verso un utilizzo strategico delle tecnologie innovative appare però, per la maggior parte delle aziende intervistate, ancora da percorrere. Noi pensiamo che un utilizzo più intenso e strategico delle soluzioni tecnologiche a supporto del business sia una scelta obbligata per poter avere successo all’interno di filiere e attività sempre più complesse, globalizzate e real time. Perché ciò avvenga è però necessario che esista un contesto favorevole a supporto delle aziende, basato su solide politiche innovative a livello regionale, sul supporto degli enti territoriali, delle associazioni di categoria e del mondo accademico che devono rappresentare allo stesso tempo dei facilitatori e dei promotori dell’innovazione sul territorio” – ha dichiarato Giancarlo Capitani, Amministratore Delegato di NetConsulting.
“Siamo convinti che un uso più diffuso e strategico delle tecnologie possa rappresentare un’opportunità per le imprese sia per migliorare la loro produttività, sia per anticipare la ripartenza del ciclo economico”, ha dichiarato Pietro Scott Jovane, Amministratore Delegato di Microsoft Italia. “Per superare i gap delle nostre PMI sarebbe inoltre importante imparare a fare meglio sistema tra gli attori locali, pubblici e privati e potenziare le reti di imprese: è proprio da questa consapevolezza che è nata in Microsoft l’idea di collaborare sul tema ICT con la Regione e le associazioni, per essere più vicini alle oltre 1300 aziende IT che lavorano al nostro fianco in Emilia Romagna e che possono essere una delle leve abilitanti di questo processo di innovazione”.
Al convegno si sono confrontate alcune imprese regionali eccellenti che hanno raccontato come hanno saputo fare delle risorse IT una leva competitiva. Fra queste, ricordiamo Panini, Nexion, Interpuls, Lastra e, in rappresentanza del settore pubblico, la AUSL di Reggio Emilia.