Microsoft darà la possibilità agli utenti stranieri di immagazzinare i propri dati su server al di fuori degli Stati Uniti per proteggerli dalla NSA
Il nuovo corso dato da Barack Obama alla National Security Agency (NSA) non sembra aver convinto Microsoft, che è stata nuovamente preda degli hacker siriani. L’azienda di Redmond ha annunciato che permetterà ai suoi clienti stranieri di conservare i propri dati su server posti al di fuori degli Stati Uniti. Microsoft, così come Yahoo! e Google, è stata anch’essa spiata dagli 007 USA, che sono in grado di penetrare anche nei PC offline, e ora ha preso provvedimenti per ristabilire la fiducia degli utenti nei suoi confronti.
Gli utenti devono sapere se vengono controllati
“I nostri utenti – ha dichiarato al Financial Times il capo dell’ufficio legale di Microsoft, Brad Smith – devono avere la possibilità di sapere se i loro dati personali sono soggetti alle leggi e al controllo di altri stati e devono avere la capacità di fare una scelta consapevole sapendo dove risiedono le loro informazioni”. Redmond è consapevole dei costi che dovrà affrontare ma allo stesso tempo ritiene che la decisione sia necessaria per garantire la privacy dei dati.
Nel frattempo a Davos, dove è stata annunciata la nascita della Startup Europe Partnership, è nata la Global Commission on Internet Governance, una commissione internazionale per dettare nuove regole sull’utilizzo dei dati personali dei cittadini da parte dei governi.