Si è fatta portavoce della campagna anti-Google in difesa della privacy ma sorgono dubbi su come viene gestita quella dei suoi utenti
Secondo un articolo di Ars Technica, Microsoft sbircerebbe i messaggi su Skype “per motivi di sicurezza”. L’azienda che possiede il servizio di VoIP tra i più utilizzati al mondo, analizzerebbe regolarmente il contenuto dei messagi inviati attraverso la piattaforma per monitorare attività illecite. Il problema è che non si sa come vengono realmente utilizzate le chat analizzate e per quanto tempo vengono conservate da Redmond. Lungi dall’essere una paranoia di Ars Technica, anche The H Security la settimana scorsa aveva pubblicato un report dallo stesso tenore.
Monitoraggio continuo
“Skype utilizza una scansione automatica all’interno delle chat degli utenti per identificare messaggi indesiderati o identificare indirizzi web già segnalati come spam, frode o phishing” – ha detto James Blarney, portavoce dell’azienda di VoIP. Tuttavia, come già sosteneva The H Security, Microsoft sembra tenere traccia anche di altre informazioni scambiate tra gli utenti come quelle che contengono link a siti che cominciano con HTTPS, un protocollo sicuro quindi ed estraneo a siti malevoli.
Cosa vuol dire?
La notizia potrebbe diventare una vera bomba per Big M. La campagna “Scroogled”, attraverso la quale Microsoft attacca le discusse procedure di Google sulla raccolta dati e gestione delle informazioni personali dei suoi utenti, potrebbe rivelarsi un boomerang per l’azienda, visto che potebbe utilizzare proprio lei quelle procedure che tanto critica nei concorrenti.