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Sophos spiega, in modo pratico e diretto, come un attacco di ultima generazione alla sicurezza aziendale possa essere devastante nel caso non vengano adottate misure di protezione affidabili e complete

Proteggere rigorosamente i dati aziendali, accessibili anche da smartphone e tablet personali, come pure predisporre sistemi di sicurezza in ambienti virtuali e cloud, costituiscono ancora un problema per molte aziende che operano tramite web senza però conoscerne tutte le insidie. Di fronte a minacce sempre nuove e a budget per l’IT sempre più ridotti, occorre scegliere un fornitore come Sophos che offre strategie di difesa solide e innovative, per ottenere una sicurezza totale a un costo sotto controllo.

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Gli oltre 500 partecipanti al seminario di Sophos, intitolato “Complete Security Day”, hanno avuto un’occasione importante per confrontarsi con esperti di sicurezza e specialisti di prodotto. Inoltre, sia i partner sia i clienti, per la prima volta in Italia e in una intera giornata, hanno potuto verificare il nuovo approccio alla sicurezza presentato da Sophos.

“Riteniamo sia giunto il momento di introdurre un paradigma diverso per affrontare la sicurezza informatica. – ha dichiarato nel corso della manifestazione Marco D’Elia, country manager di Sophos Italia – Ossia una sicurezza completa e senza complessità, che integri le migliori tecnologie per proteggere i dati, razionalizzando i costi di gestione e sfruttando la possibilità di una soluzione as a Service”.

Quindi, una difesa che lasci all’organizzazione IT la piena libertà di concentrare l’attenzione sulle attività business dell’azienda. Inoltre, se gli obiettivi di sicurezza sono un bersaglio mobile, con le soluzioni di Sophos questi possono essere raggiunti in modo completo e una volta per tutte.

Ma che cosa sta accadendo negli ultimi anni, si è chiesto D’Elia. La risposta è che dal lato dell’utenza si è assistito al boom dei device mobili personali, con la conseguente esigenza di farli rientrare nel perimetro aziendale, e dal lato hacker si è sviluppato quello che viene chiamato “malware industry”, trasformatosi in un ricco business.

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Nel corso della manifestazione, durante l’intervento dal titolo “Il malware in tempo reale” di Vanja Svaicer, principal researcher di Sophos, usando direttamente gli strumenti impiegati nei Sophos Labs si è potuto assistere in diretta a come vengono intercettate e analizzate le oltre 180mila infezioni che costituiscono giornalmente le minacce in rete e contribuiscono a danneggiare la reputazione di oltre 30mila siti legittimi.

Successivamente, mettendo a nudo le trappole del web, grazie alla presentazione “Anatomy of an attack” fatta da James Lyne, director of technology strategy di Sophos, è stato possibile scoprire come è facile preparare un attacco informatico, spendendo circa 200 euro, grazie a un sito che fornisce supporto specialistico agli hacker.

Infine, per rispondere alla scelta che da sempre si pone di fronte ai cio, ossia “make or buy”, Gerhard Eschelbeck, chief tecnology officier di Sophos, ha illustrato i grandi vantaggi proposti dalla Security as a Service, che offre un’ampia serie di benefici sia alle grandi organizzazioni sia alle PMI.

Questi argomenti, e altri connessi a come implementare una strategia di protezione, sono stati dibattuti anche dal successivo panel di utenti e partner Sophos, che hanno partecipato alla tavola rotonda dal titolo “I nuovi paradigmi della Security as a Service”.

Nel corso del pomeriggio, dopo la pausa per la visita all’area espositiva che accompagnava la manifestazione, si sono succedute quattro sessioni di approfondimento, i cui temi principali hanno riguardato l’Unified Threat Management (UTN), ossia la sicurezza completa “in a box”, il mobile, con la risposta di Sophos al bring your own device (BYOD) anche in modalità “as a Service”, l’encryption, necessaria per la protezione dei dati sensibili anche in caso di utenti mobili, e infine la protezione dell’endpoint, semplice, completa e ovunque.

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