Le grandi aziende italiane non hanno ancora le idee chiare sui vantaggi che virtualizzazione e Software-as-a-Service (SaaS) possono offrire in termini di gestione e costi legati alle licenze software; è questo quanto emerge da un’indagine commissionata da SafeNet, provider di soluzioni per la sicurezza aziendale e per la gestione dei diritti software.
Sembra anzi che i servizi SaaS generino più dubbi della virtualizzazione: se per il 37% di chi ha già adottato questa forma di utilizzo del software on-demand è più semplice gestire applicazioni e software, solo il 21% ritiene di aver beneficiato di una riduzione nei costi delle licenze.
Mentre il 46% di chi ha già virtualizzato o prevede di virtualizzare si aspetta una riduzione dei costi di licensing, e il 32% una migliore visibilità su dove risiedano le licenze e chi siano gli utenti che stanno utilizzando le licenze stesse.
Per le imprese italiane, comunque, la flessibilità delle licenze rappresenta un requisito chiave al momento dell’acquisto di un software: il 93% del campione ha dichiarato che è da “abbastanza” a “molto” importante.
Del resto, per utilizzare al meglio il software, le aziende intervistate chiedono: funzionalità per l’uso simultaneo di più utenti (62%), possibilità di accedere alle applicazioni in movimento (42%), e accesso alle applicazioni offline (36%).
“Lo studio mostra come il problema della gestione delle licenze sia sentito in Italia e conferma come le aziende siano alla continua ricerca di strumenti che aiutino a semplificare tale gestione oltre a ridurre i costi associati”, ha dichiarato Marco Costa, Territory Sales Manager di SafeNet Italia.
“Le soluzioni di SafeNet per la gestione dei diritti software aiutano gli Indipendent Software Vendor a offrire nuovi modelli di licensing che rispondono al meglio alle esigenze dei loro clienti: la famiglia di soluzioni Sentinel è stata infatti studiata per soddisfare le specifiche necessità di disponibilità, metodi di applicabilità e gestione delle licenze di qualsiasi organizzazione, indipendentemente da dimensione, requisiti tecnici o tipo di struttura organizzativa della organizzazione stessa”.
Software-as-a-service: utilizzato da 1 azienda su 2
Il 52% del campione ha dichiarato di aver già investito in SaaS: il 28% ha scelto forme ibride di SaaS e on-premises, ovvero software installato sulle macchine e il 38% prevede di farlo. Mentre solo un 10% preferisce ancora adottare solo soluzioni on-premises.
In merito ai vantaggi offerti dall’adozione di software on-demand, al primo posto svetta la semplificazione nella gestione delle licenze (37%) seguita da una migliore visibilità di dove le licenze risiedono e chi le sta usando (29%). Tra gli svantaggi vi sono maggiori difficoltà a gestire la sicurezza (19%) e i costi del software (13%).
Più positive sono invece le aspettative di chi non ha ancora implementato servizi Saas: il 33% infatti prevede una riduzione dei costi delle licenze.
Virtualizzazione: la più amata dagli italiani
Nell’era del cloud computing, del Web 2.0, di budget ridotti e necessità crescenti, la virtualizzazione sembra essere destinata a rivestire un ruolo di primo piano nell’aiutare le aziende verso l’ottimizzazione dei costi e la semplificazione del business: dalla ricerca di SafeNet emerge infatti che solo il 13% sembra non essere interessato alla virtualizzazione, soprattutto perché non la ritiene necessaria alla propria azienda.
Il 31% degli intervistati invece ha già implementato almeno una soluzione di virtualizzazione, il 45% prevede di farlo e l’11% addirittura spera di poter virtualizzare tutto.
Chi gestisce le licenze software e come
Le licenze software sono gestite nel 43% dei casi dai responsabili IT e nel 40% dalle Operations. Ma vi sono anche dei casi in cui la gestione è esterna all’azienda: il 6% degli intervistati l’ha delegata infatti a un team esterno dedicato e il 5% al software vendor.
Resta vero che oltre la metà del campione sa sempre dove risiedono le licenze (58%) e conosce la loro scadenza (50%):
• 1 azienda su 4 monitora ogni mese lo stato delle licenze
• 31% utilizza tool sviluppati internamente
• 32% usa sistemi di monitoraggio proprietari
• 27% ricorre a sistemi “neutri”
In ogni caso il 53% delle aziende italiane intervistate dichiara di essere in regola con le proprie licenze, e un 11% è convinto di averne più del necessario. Viceversa il 26% del campione ha dichiarato di avere subito dei downtime a causa della mancanza di licenze e il 9% di aver pagato delle multe per lo stesso motivo.
“Lo studio condotto da SafeNet dimostra che il 52% degli utenti finali sta già utilizzando servizi Saas e più del 76% sta pianificando di virtualizzare o ha virtualizzato, in parte o totalmente, la propria infrastruttura IT”, ha affermato Pete Wesche di Gartner.
“Questo significa che i software vendor che non hanno ancora adottato una strategia di licensing che possa adeguarsi a questa nuova realtà dei fatti, ne potrebbero soffrire.
Inoltre, i software vendor che non hanno ancora investito in una soluzione di licensing che abiliti l’autorizzazione e il controllo delle loro applicazioni in ambienti virtuali vedranno ridursi il mercato di riferimento e crescere la percentuale di abusi delle licenze”.