Sulla base di quanto dichiarato da Jeremy Bonfini, Senior Vice President of Global Services di HIMSS, è evidente come oggi l’eHealth sia in grado di offrire una significativa riduzione dei costi e un ritorno degli investimenti sia per le istituzioni sia per gli ospedali.
Anticipando gli argomenti del summit WoHIT e della eHealth Week – 15-18 Marzo 2010, Jeremy Bonfini ha commentato che “non è possibile offrire una migliore sanità e incrementare le efficienze senza tener conto dell’IT.
Complessivamente, i successi ottenuti con l’implementazione dei sistemi IT assumono una rilevanza ancora maggiore, in termini di risultati raggiunti, nonostante i fallimenti di molte organizzazioni che si sono cimentate in questa impresa.
Ogni giorno, infatti, siamo testimoni del fatto che la maggior parte delle implementazioni di sistemi sanitari informatizzati sta dando i suoi frutti – l’Autorità Sanitaria di Hong Kong e ospedali come l’Asklepios Kliniken in Germania, il St. Olav’s Hospital in Norvegia e il Georges Pompidou Hospital in Francia, sono solo alcuni esempi.”
“I sistemi sanitari integrati hanno avuto ottenuto un più ampio riscontro e sono stati adottati più rapidamente rispetto a qualsiasi altro sistema.
Le istituzioni impegnate a favore della sanità, nella gestione degli ospedali e nel reclutamento dei medici avranno la garanzia di un ritorno immediato degli investimenti realizzati nell’IT e potranno toccare con mano i risultati che si possono ottenere.”
Un altro aspetto fondamentale nello sviluppo della sanità elettronica è rappresentato dalle persistenti problematiche di privacy della cartella clinica elettronica (Electronic Medical Records – EMR) rispetto ai tradizionali sistemi cartacei: “La tematica della privacy non è solo di natura tecnologica ma è soprattutto una questione di percezione.
Se analizziamo bene la situazione la cartella clinica situata ai piedi del letto del paziente è estremamente più vulnerabile perché a disposizione di chiunque passi li vicino.
Perlomeno, grazie alle cartelle elettroniche i pazienti potranno essere sempre informati su chi ha avuto accesso alla propria cartella in quanto i dati di controllo potranno fornire lo storico.
La tecnologia in questo ambito ha un elevato potenziale, ma solo se i singoli paesi, gli ospedali e i cittadini aspirano davvero a questo miglioramento.”
Nell’ambito della “consumerisation” della sanità elettronica, Bonfini ha aggiunto: “Non possiamo continuare a offrire servizi sanitari come abbiamo fatto negli ultimi 2000 anni.
Dal momento che si prevede che le malattie croniche duplicheranno o triplicheranno nei prossimi 20 anni, i sistemi sanitari proprietari esistenti non sapranno far fronte a questo cambiamento sanitario e demografico – semplicemente non ci saranno abbastanza dottori e neppure ospedali.
Proprio per questo, dobbiamo cominciare a fornire alle persone gli strumenti che consentano di prendersi cura di loro stessi, a casa, ogni giorno.”
“In occasione della WoHIT Conference, Continua Health Alliance annuncerà nuove modalità grazie alle quali i dati raccolti dal paziente tra le proprie mura domestiche saranno collegati alle informazioni cliniche.
Ed è proprio questa convergenza la principale tendenza dei prossimi anni, perché l’IT continua a influenzare il futuro della sanità globale,” ha concluso Jeremy Bonfini.