Demand Management: per Compass è una priorità emergente

La continua crescita della spesa IT spinge i CIO delle imprese a mettere in discussione gli approcci convenzionali e a focalizzarsi sulla gestione della domanda di risorse IT al fine di ridurre i costi e migliorare le operation: è questo il parere di Compass Management Consulting.

Per controllare i costi IT, i CIO hanno tradizionalmente prediletto un approccio “lato-fornitore” aumentando con successo, nella maggior parte dei casi, l’efficienza dei servizi forniti nel tempo, come dimostrato da riduzioni continue e consistenti dei costi IT unitari.

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Questi miglioramenti, d’altro canto, sono stati più che compensati dalla fiorente domanda di risorse e di livelli di servizio più elevati, che ha generato un aumento dei costi totali. (La tabella sotto riportata mostra i trend divergenti di alcune organizzazioni selezionate dal database Compass).

Riconoscendo l’ormai limitato margine di realizzazione di significativi risparmi offerto dalla sola efficienza lato fornitori, i CIO devono definire strategie di collaborazione con i responsabili aziendali, al fine di accrescere la consapevolezza delle implicazioni derivanti da una domanda sfrenata.

"Non è più sufficiente soddisfare le richieste IT dell’azienda al più basso costo possibile e con i più alti livelli di servizio ottenibili”, ha detto Scott Feuless, principal consultant di Compass.

"Le imprese stanno avanzando richieste come: ‘Possiamo aggiungere un server virtuale anziché uno fisico?’ ‘Possiamo modificare le applicazioni per archiviare ed eliminare i vecchi dati invece di comprare altro storage?’

La domanda di nuove risorse è molto significativa e se non viene gestita attivamente, rischia di superare di gran lunga la riduzione di costi che l’IT può ottenere incrementando l’efficienza".

Gli approcci per gestire meglio la domanda includono:

Strategie di storage per classificare e prioritizzare la gestione dei dati. Come si evince dai dati Compass, soprattutto l’hardware destinato allo storage mostra un notevole gap tra il declino dei costi unitari e la crescita nell’utilizzo. Chiaramente l’odierna accessibilità allo storage non ha trovato corrispondenza col flusso di informazioni che le aziende devono archiviare, proteggere e recuperare. In molti casi le organizzazioni hanno finito col trattare tutti i dati come critici in termini di sicurezza, accessibilità e longevità. Oggigiorno le iniziative che definiscono categorie, livelli, priorità e cicli di vita dei dati stanno prendendo piede.

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Programmi di Chargeback che colleghino direttamente l’utilizzo dell’IT alle necessità di business. Si stanno adottando sempre più frequentemente nuovi meccanismi di chargeback in grado di introdurre trasparenza nei collegamenti tra costi ed esigenze aziendali per le risorse IT.

Iniziative di virtualizzazione dei server che quantifichino i benefici. Sebbene i potenziali vantaggi derivanti dalla virtualizzazione siano noti da tempo, le imprese hanno faticato a comprendere nel dettaglio il modo in cui questi benefici vengono forniti. Parte della difficoltà deriva dalla definizione di misure efficaci, poiché le metriche tradizionali, che calcolano il costo di un server fisico, sono decisamente irrilevanti in ambiente virtuale. Mentre il mondo virtuale matura, le aziende aumentano la loro comprensione di come questa tecnologia possa garantire risparmi importanti.

Incentivi per i fornitori di servizi affinché riducano l’utilizzo. Negli ambienti in outsourcing i costi – e i profitti dei provider – sono tipicamente legati all’utilizzo aziendale. Ciò considerato, i fornitori di servizi sono davvero poco incentivati a trovare modi innovativi per aiutare i clienti a ridurre l’utilizzo IT. Secondo Feuless “I tradizionali accordi di partecipazione agli utili funzionano fino a un certo punto. E’ indispensabile un dialogo tra cliente e fornitore di servizi, in cui il cliente essenzialmente dica: “Se ci aiutate a ridurre l’utilizzo in quest’area, faremo con voi ulteriori investimenti in altre aree”.

“Nessuno di questi approcci comunque rappresenta un cambio radicale di direzione”, conclude Feuless, “Il mercato sta maturando. Le aziende top-performing stanno acquisendo consapevolezza di quanto sia essenziale porre l’enfasi sulla gestione della domanda, sia in termini di riduzione dei costi, sia come supporto alle attività aziendali.

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Inoltre, nella maggior parte dei casi, queste società hanno già adottato metodi di controllo per una continua ottimizzazione delle operation in termini di efficienza di costo. Ora stanno passando al livello successivo”.