La crisi economica dell’ultimo anno ha toccato tutti i settori, ma in questi primi mesi del 2010 si sta vedendo un lento ma costante segnale di recupero.
Questo segnale è più evidente in certe aree in cui gli ordini stanno aumentando e fa capire che, anche se non sarà facile tornare ai livelli precedenti alla recessione, il 2010 non sarà poi così cupo come molti temevano.
Negli ultimi 18 mesi la maggior parte delle aziende si è concentrata sul taglio dei costi di gestione, priorità che ha avuto un impatto forte e diretto sui piani di investimento e sviluppo di tutta la parte informatica e infrastruttura di networking aziendale. In molti casi questi piani sono stati ridotti al minimo, in altri rimandati a tempo indeterminato e in certi altri addirittura sospesi.
Tuttavia, malgrado la crisi abbia inciso sul fattore economico, il volume di dati non ha smesso di crescere. Affidarsi ad un’infrastruttura IT obsoleta può comportare per l’azienda un grosso rischio sia competitivo che di business.
Nella maggior parte dei casi anche una piccola interruzione si può tradurre in una perdita di business che potrebbe danneggiare il delicato equilibrio del piano creato dall’azienda per combattere la recessione, limitando inoltre le possibilità di un futuro ricupero.
Consapevoli di questo rischio, nell’ultimo periodo le aziende finanziariamente solide hanno colto l’opportunità di investire strategicamente in infrastrutture IT anche per guadagnare terreno nei confronti della concorrenza.
L’importanza di realizzare oggi investimenti nel settore IT viene messa in rilievo anche da ricerche di settore. Secondo un recente studio di Gartner, il 62% dei CEO dichiarano che gli elementi chiave delle strategie della post recessione sono insiti nelle nuove soluzioni e servizi che offre il settore dell’IT.
Da sottolineare che Gartner ha formato il gruppo campione per questa ricerca con 190 senior business executive di aziende con ricavi superiori al miliardo di dollari ed escludendo i service provider di tecnologia.
“Mentre nel 2009 la maggior parte dei CEO aveva in mente solo la riduzione dei costi di gestione, oggi il 71% dei business leader sta guardando al futuro in modo più ottimistico”, ha sostenuto Umberto Bertelli, Managing Director per l’Area del Mediterraneo di Ciena Corporation.
“Si tratta sicuramente di un buon inizio che potrebbe tuttavia trasformarsi in una lama a doppio taglio. Non c’è alcun dubbio che tecnologie come la virtualizzazione e il cloud computing miglioreranno i processi aziendali.
Allo stesso tempo però in molti casi potrebbero mettere a dura prova le reti esistenti, il che si tradurrebbe in un’ulteriore aggravio in termini di costi operativi.
Onde evitare che questo accada è fondamentale che le aziende cerchino soluzioni flessibili e affidabili per affrontare la domanda crescente di banda larga; per i prossimi anni la soluzione scelta deve essere in grado invece di supportare servizi diversi e diventare un agevolatore di applicazioni senza cosi’ introdurre costi aggiuntivi”.
A come stanno le cose oggi la maggior parte delle aziende non ha più la possibilità di sedersi ad aspettare per vedere cosa succederà. Mentre l’economia rallentava il volume di dati continuava a crescere e in questo momento molte realtà sono già andate oltre la soglia limite della propria infrastruttura.
Per non rimanere indietro è questo il momento in cui bisogna investire in soluzioni che aggiornino e offrano sevizi avanzati al proprio network. Le aziende devono avere cura di cercare soluzioni collaudate, a basso rischio e che possano essere inserite sul mercato in modo veloce.
Tutto sotto la guida di un partner esperto che aiuti a trovare la strada migliore, più efficace ed efficiente tra l’enorme quantità di tecnologie disponibili.