La società investe 350 milioni di dollari per acquisire la società privata californiana che opera nell’ambito del mercato dei service provider. Un altro tassello tecnologico che premette a CA di articolare un’offerta sempre più completa nel contesto del cloud computing
CA accelera la diversificazione del proprio business rafforzando la presenza in aree di mercato che sottostanno alla logica dell’internet computing o cloud computing. La cifra che si è detta disposta a pagare per l’acquisizione di Nimsoft, società privata che opera principalmente negli Stati Uniti e in Europa, equivale a 350 milioni di dollari.
Nimsoft, che vanta circa 800 clienti, è focalizzata sulla capacità di assicurare servizi gestiti nei confronti di coloro che operano come service provider, contribuendo a soddisfare le priorità tecnologiche e di business che garantiscono l’erogazione efficace ed efficiente di servizi e applicazioni attraverso la rete.
Secondo quanto riferito dalla stampa finanziaria americana l’operazione dovrebbe concludersi entro la fine di marzo e consentirà a CA di affiancare alla sua tradizionale offerta in ambito enterprise una proposizione ancora più ricca e articolata, rispetto a quanto già oggi è in grado di soddisfare, nell’ambito della gestione di servizi e applicazioni in un contesto di cloud computing.
L’acquisizione di Nimsoft è in linea con le precedenti e recenti acquisizioni di 3Tera, Oblicore e NetQoS. Tutte queste operazioni sono ispirate a un comune obiettivo: mettere a punto tutte quelle soluzioni che permettono di estendere la magnitudo tecnologica nell’ambito di un contesto di informatica di servizio che nel corso dei prossimi anni tenderà sempre più ad incidere nel panorama globale dell’IT.
Secondo la visione di CA il cloud computing è, insieme, un contesto tecnologico e di business. Chiunque preveda di erogare in modalità cloud applicazioni e servizi ha necessità di soddisfare requisiti standard in ordine al controllo, monitoraggio e sicurezza di quanto erogato. Tutti gli strumenti che soddisfano questi criteri sono ora implementabili con un livello di sofisticazione ancora più ampio rispetto al passato grazie alle acquisizioni compiute nell’ultimo anno.
La missione di CA è quindi traslare il valore dell’esperienza enterprise, conseguita con successo nei decenni passati, in una dimensione cloud. “Significa – afferma Gabrieli Provinciali, Senior Customer Solution Architect di CA – mettere nelle mani degli utilizzatori e delle organizzazioni meccanismi per potere valutare l’impatto di un servizio offerto attraverso queste nuove modalità, garantirne un controllo e monitoraggio globale, realizzare un sistema in grado di cambiare dinamicamente in virtù delle esigenze espresse dal cliente, massimizzando la produttività ed efficienza delle risorse in utilizzo”.