In Italia molti ragazzi sognano di emulare le imprese di Marc Zuckenberg o di Steve Jobs, sognano di diventare ricchi e famosi grazie allo sviluppo di un’applicazione o magari di un software.
Ad oggi sono pochi se non pochissimi quelli che ci sono riusciti, da cosa dipende tutto ciò? Molti parlano di problema culturale, altri della mancanza di fondi o magari delle carenti o meglio assenti politiche dell’innovazione nel nostro Paese. Tutto vero, però devo ammettere che forse la ragione non è questa, basta leggere cosa ha combinato questo ragazzino di soli 18 anni con le sue idee semplici condite da un pizzico di intraprendenza e molta competenza. Forse semplicemente mancano i talenti.
Qual è la tua storia? Quando e perché hai deciso di diventare un imprenditore nel settore IT?
Ho iniziato con lo sviluppo di piccole applicazioni per desktop, in seguito ho iniziato a sviluppare applicazioni per il Web. Scrivo e vendo software fin da quando ero in quinta elementare. Credo di essere sempre stato interessato al mondo IT! Fin da quando avevo 4 anni e sono arrivato negli Stati Uniti, i computer sono sempre stati nella mia mente. Non so come è nata questa mia passione o come è successo, ma è sempre stato così.
Qual è stato il tuo primo progetto?
Il mio primo progetto è stato DebateWare, un sistema per la gestione dei dibattiti online. Gestione dei partecipanti ai dibattiti, registro dei dibattiti, gestione degli organizzatori e gestione degli eventi. È stato un buon successo – abbiamo scritto del buon software e abbiamo avuto clienti che hanno pagato per utilizzare il servizio.
Come è nata l’idea di appena tre parole?
ThreeWords.me è nato da due circostanze diverse: 1) Io lavoro nel mondo delle start-up, penso ogni giorno al modo con cui acquisire dei clienti e a nuove strategie di marketing; in particolare il viral marketing è stato nella mia mente per un po…:)
2) ho pensato: cosa succederebbe se si potesse ottenere un parere onesto di te stesso dagli altri?
Dall’unione di queste due cose è nata prima l’idea e poi l’applicazione che recentemente ho venduto.
Il tuo sogno è diventare bilionario, come pensi di riuscirci?
Continuare a creare valore con start-up che risolvono i problemi o almeno parti di ‘macro’ problemi: risolvere le difficoltà di base nella comunicazione, per esempio.
Quale sarà il tuo prossimo progetto?
Sto lanciando Supportbreeze, un sistema di gestione delle richieste di supporto via e-mail. Questo è un prodotto SaaS che aiuterà le organizzazioni a gestire meglio ed organizzare i loro messaggi di supporto via e-mail. È nato da un problema che io stesso ho avuto quando ho lanciato la mia startup precedente, Genevine.
Dal tuo punto di vista qual è il futuro dell’IT?
L’IT si sta muovendo verso un periodo nel quale la tecnologia si svilupperà così in fretta che le nostre previsioni di quello che accadrà saranno solo sottovalutazioni. Almeno, spero:)
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Mark Bao – http://markbao.com/about