Marijuana: un alleato inaspettato nella lotta all’AIDS

Alcuni scienziati statunitensi hanno sperimentato con successo l’uso della marijuana per fermare la progressione della malattia portata dal SIV, il corrispettivo del virus HIV per i macachi

I ricercatori dell’Health Sciences Center della Louisiana State University hanno scoperto un nuovo utilizzo terapeutico per la marijuana, di cui è stata scoperta la causa della cosidetta “fame chimica”. Gli scienziati hanno sperimentato l’uso del THC, il principio attivo contenuto nella cannabis, per la cura d alcuni macachi colpiti da SIV, il corrispettivo dell’HIV per gli uomini. I risultati ottenuti fanno ben sperare per la creazione d un trattamento per la lotta all’AIDS. Un’altra ricerca aveva prodotto vaccino contro il SIV in grado di eliminare ogni presenza del virus dall’organismo.

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Marijuana per fermare il decorso dell’AIDS 

I ricercatori hanno somministrato ai macachi numerosi dosi di THC per un lungo periodo. Analizzando il quadro clinico dei primati e confrontandolo con un gruppo di controllo si è scoperto che il trattamento aveva aumentato la risposta immunitaria nell’intestino ed in particolare era cresciuta la presenza di linfociti T. A seguito della sperimentazione il tasso di mortalità degli animali era diminuito e la progressione della malattia si era praticamente arrestata.

“Per trattare meglio l’infezione da HIV, abbiamo bisogno di una migliore comprensione di come esso provochi la malattia che chiamiamo AIDS. Abbiamo anche bisogno di approcci alternativi al trattamento”, ha spiegato Thomas Hope, uno degli autori dello studio.

Per quanto riguarda la lotta al virus dell’HIV, al momento sono state sperimentate con successo due cure per persone già infettate dal morbo. La prima si basa sul principio attivo contenuto in una particolare specie di geranio mentre la seconda è stata sviluppata dai ricercatori dell’Università degli Studi di Brescia.

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