BYOD: una questione di sicurezza

La visione di Kaspersky Lab

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Intervista a Marco Ugolini, pre sales manager di Kaspersky Lab

 

1. Secondo voi, quanto è diffuso questo fenomeno nel nostro Paese?

Il “bring your own device”, che come predice Gartner, e’ destinato ad essere uno dei vettori evolutivi dell’IT nelle aziende, e’ un fenomeno che sta prendendo lentamente ma inesorabilmente piede all’interno del panorama della produttivita’ e, conseguentemente, anche sul piano dell’assistenza tecnica e della sicurezza legate all’uso di piattaforme eterogenee.

Come in altri paesi, quali Stati Uniti, Germania e Giappone, anche in Italia ci si è accostati a questo fenomeno con una buona percentuale di riscontri positivi da parte delle aziende. Tuttavia, il BYOD, benché ormai una realtà sempre più in fase di consolidamento, apre la porta a tutta una serie di problematiche, che chi gestisce il settore IT deve affrontare nel momento in cui opta per l’adozione di questo driver produttivo.

2. Quali sono le aree tecnologiche/applicative/infrastrutturali, ecc. che vengono impattate nelle aziende finali quando si affronta questo fenomeno? E come voi  le aiutate a gestire il BYOD?

Al di là di quello che e’ l’immediato impatto sul piano della produttività, che si evince in termini di mobilità, raggiungibilità e consultazione di dati e applicativi, e in poche parole di riduzione dei tempi di inattività legati agli spostamenti dei dipendenti, le problematiche che lo staff IT deve affrontare al momento dell’adozione del BYOD sono legate soprattutto alla sicurezza in termini di intrusioni e protezione dei dati sensibili. A tutto questo si aggiunge ovviamente la necessità di uniformare quanto necessario sul piano infrastrutturale ed applicativo, in modo da integrare le nuove tecnologie adottate con le esistenti e rendere il tutto se non totalmente omogeneo, quanto meno adeguatamente e facilmente fruibile, in modo da non trasformare un vettore produttivo in un collo di bottiglia per i dipendenti. Se queste nuove tecnologie da un lato permettono un boost di produttività in senso generale, dall’altro costringono a rivedere quelle che sono le regolamentazioni di sicurezza aziendali, che non sono più ristrette al perimetro di rete degli uffici, ma escono dal contesto “ortodosso” che le ha sempre caratterizzate. Lo staff IT è pertanto costretto a rivedere in un’ottica più permissiva la regolamentazione, continuando però ad avere la necessità di mantenere lo stesso livello di sicurezza. In quest’ottica, Kaspersky Lab contribuisce a realizzare soluzioni di produttività e sicurezza integrando questi dispositivi in quello che e’ il parco macchine già gestito dalle sue soluzioni, snellendo quelle che sono le operazioni di controllo e remediation legate a queste tecnologie.

Leggi anche:  Indra in crescita a doppia cifra nel 2023 per vendite, EBIT, utile netto e free cash flow

3. Qual è la vostra offerta in merito?

L’offerta che Kaspersky Lab ha studiato per ottemperare alle nuove esigenze di sicurezza legate al BYOD, kaspersky endopoint protection per smartphone, comprende non solo la protezione antimalware, necessaria per far fronte ad una produzione di codice nocivo che ha ormai ritmi di crescita esponenziali, ma anche sistemi di protezione che correggano incident come il furto o lo smarrimento degli apparati. Sistemi importanti non solo per il costo degli apparati in se, ma per i ben più alti costi legati all’esposizione dei dati sensibili aziendali contenuti in essi. La particolarità stessa del fenomeno del BYOD, impone, inoltre, la necessità di avere prodotti specifici per un parco eterogeneo di apparati, estendendo la compatibilità di tali sistemi di gestione e controllo con il maggior numero possibile di modelli. L’integrazione con un sistema di management già in essere in azienda per il parco macchine “convenzionale”, infine, facilita quelli che sono i compiti dello staff IT, che è così in grado di gestire tutta la nuova realtà infrastrutturale, da un’unica, pratica, console di gestione.

4. In base alla vostra esperienza, quale tipologia di aziende è toccata maggiormente dalle problematiche del BYOD (piccole, medie, grandi o tutte nello stesso modo) e come questo influenza la vostra offerta?

Essendo le problematiche legate al BYOD differenti a seconda della dimensione dell’azienda che si prende in considerazione, si può dire che praticamente ogni azienda è toccata in qualche modo dalle stesse. Se in grandi aziende le problematiche principali sono legate all’inventory e alla compliance delle regolamentazioni interne, in aziende più piccole, la necessità di ridurre i costi mantenendo alta la produttività impone di scegliere sistemi di management integrati, snelli, e con un’ottima capacità di automazione e reattività agli incident. Tutte problematiche ugualmente importanti, per questa ragione le soluzioni di Kaspersky Lab sono state studiate per essere flessibili ed adattarsi alle varie realtà aziendali, ottemperando alle necessità di gestione e protezione che le differenti realtà esigono.

Leggi anche:  Approvato il bilancio d'esercizio 2023 di CSI Piemonte

5. Come veicolate questa offerta? Che tipologia di partner è coinvolta e quale supporto offrite loro?

Nel veicolare i nostri prodotti, ci avvaliamo di un canale di vendita indiretto, che coinvolge partners a valore aggiunto, professionalmente preparati ad analizzare le problematiche legate all’adozione di queste tecnologie e i metodi implementativi delle soluzioni che proponiamo per risolvere suddette problematiche. Lo standard di professionalità, con il quale i vari aspetti della sicurezza legati al BYOD e le nostre soluzioni vengono presentati ai clienti dai nostri partner, ci permette di soddisfare le esigenze degli staff IT, ma soprattutto di comprenderne appieno le reali necessità. La capillare diffusione dei nostri partner ci consente, infine, di offrire un tipo di approccio rapido e vicino ai nostri clienti. Nel supportare i nostri partner nel processo di analisi e realizzazione delle soluzioni, offriamo loro dei training di specializzazione dei nostri prodotti, unitamente a un programma di certificazione sugli stessi e alla knowledge base dei nostri esperti. A tutto questo si aggiunge un portale di interscambio delle informazioni fra noi e i nostri partners e un programma di affiliazione, il partner program, che è stato recentemente rinnovato e razionalizzato, per offrire dei percorsi di fidelizzazione e incremento delle opportunità di business.