Samsung si appresta a superare HP

L’industria coreana si appresta a superare quella americana. In base a quanto riportato dalla stampa finanziaria nel 2010 Samsung, prima società coreana per valore di capitalizzazione, potrebbe diventare il primo fornitore di tecnologia a livello mondiale scalando la classifica che oggi vede al primo posto HP.


Nel primo trimestre dell’anno, il vendor asiatico, pur accusando gli effetti della congiuntura mondiale e un conseguente calo di fatturato del 12% rispetto all’ultimo trimestre 2009, mette a segno risultati di profitto superiori del 33% evidenziando straordinarie capacità nel fronteggiare le sfide della decrescita economica registrata a livello mondiale.


La crescita del volume d’affari, + 21% rispetto al corrispondente trimestre del 2009, per un totale di 30 miliardi di dollari, è l’ulteriore segnale che testimonia delle potenzialità di sviluppo del business per la società di Seoul.


Televisioni, monitor, tecnologia di base, come memorie per dispositivi digitali, telefonia mobile, è il secondo produttore mondiale di cellulari dopo Nokia, e poi ancora schermi a cristalli liquidi per cellulari, computer e TV. Samsung è riuscita a impostare un modello di crescita che capitalizza le dinamiche dell’industria elettronica intercettando segmenti di mercato a volume che presentano ancora ampie opportunità di espansione.


Importante è anche la presenza di Samsung nel settore delle infrastrutture di telecomunicazioni wireless. In questi ultimi anni l’azienda ha investito significativamente nel mobile broadband, specificamente in tecnologia WiMax ed LTE. Secondo quanto riferito dal responsabile della divisione telco, Samsung detiene il 30% del business di infrastrutture WiMax a livello globale, per un totale di 1,6 milioni di utenti.


In una fase in cui l’economia mondiale tende a spostare il proprio baricentro di vendite dai paesi occidentali ai paesi asiatici Samsung è quindi nella posizione strategica per cavalcare l’onda della digitalizzazione dei nuovi mercati di massa alimentando la competizione con USA e Giappone.

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