“Leading in a digital age” con Gartner

Conferenza a Londra con i research director Lee Weldon e Richard Marshall

“Essere leader nell’era digitale”. Questo il tema della conferenza londinese di Gartner tenutasi oggi nella metropoli d’oltremanica. Lee Weldon, research director del team di ricerca CIO, intervenendo su “Guidare e trasformare la vostra impresa nell’era digitale”, ha spiegato: “Stiamo vedendo evoluzioni enormi nel modo di lavorare in tutto il mondo, con grandi aspettative sull’organizzazione IT di un’azienda. La combinazione dell’intelligenza e creatività umana con la potenza della tecnologia, che amplifica il genio che solo gli umani hanno – almeno per ora – , può davvero fare la differenza quando si parla di successo del business”.

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La domanda chiave per Weldon è: come sopravviviamo e anzi eccelliamo in un mondo sempre più digitale? La crisi economica sta finalmente cedendo il passo a un ciclo positivo, e nuovi mercati stanno emergendo. La tecnologia ha portato con sè una profonda innovazione dei modelli di business. “Kodak per esempio non ha saputo reinventarsi e cavalcare l’onda delle fotocamere digitali, per conservare il proprio core business”. Ma la tecnologia è anche entrata per sempre anche nelle nostre case e in tutti gli aspetti dell’esistenza quotiana delle persone. “Possiamo mettere dei sensori per regolare meglio l’erogazione di acqua nelle nostre case, ottenendo informazioni sul consumo delle risorse e risparmiando con l’adozione di un nuovo stile di vita più attento, anche quando si tratta di soddisfare i bisogni primari. La tecnologia comporta ripensare i nostri comportamenti. Gli orologi ‘intelligenti’, collegati con altri device mobili, e le sigarette elettroniche sono altri esempi di quanto la tecnologia stia entrando massicciamente nella vita delle persone”.

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Tra i nuovi trend che apriranno scenari inediti ci sono inltre le stampanti 3D, le macchine che si guidano da sole, l’internet of everything, i ”wearables” e i robot che aiutano gli umani in molte attività che possono essere automatizzate. Ma le organizzazioni sono pronte a vivere in questo nuovo mondo? Secondo le ricerche di Gartner, una piccola maggioranza di imprese non crede di poter rispondere in modo adeguato e tempestivo a questi rapidi cambiamenti. Il primo step per vincere la sfida della modernità è avere una “digital strategy” che si integri in modo corretto con il business, per capire come l’attività dell’azienda può trarre vantaggio dalle nuove tecnologie. “Opportunità, capacità, rischi e gap da colmare devono essere inquadrati nella cornice comune della business strategy”. Secondo step: imparare dalle aziende “digital natives”, che sono nate in questo nuovo contesto. “Chiediamoci in che modo il digitale impatta sui problemi e le opportunità, e come possiamo combinare armonicamente la tecnologia con le capacità umane. Infine, fare business in modo digitale ovviamente presuppone disporre delle risorse infrastrutturali e culturali per affrontare positivamente il cambiamento. L’era digitale richiede un nuovo tipo di leader nell’IT, per non subire ma al contrario gestire l’innovazione. Misurare i risultati è la chiave di ogni scelta vincente, focalizzando l’attenzione sugli effetti che le scelte producono sulla vita di un’azienda”.

Richard Marshall

Richard Marshall, research director del gruppo Mobile e Client Computing di Gartner è intervenuto su “Rendere mobile l’impresa: trend, strategie e tecniche”. I digital worker vogliono che tutti i loro mobile device siano connessi, vogliono essere produttivi e lavorare più velocemente, dovunque si trovino, ha spiegato Marshall. Dunque, come rendere il lavoro più mobile? “Accesso da ovunque a qualunque device, Byod, social media. Ci sono molte aspettative attorno a tutto questo. Il mantra sembra essere: accesso da dovunque, in ogni momento, a ogni applicazione, a ogni cliente”. I trend sul mondo mobile parlano chiaro. Più telefoni, più tablet, meno pc. “Gli smartphones si diffonderanno ancora di più da qui agli anni prossimi, così come i tablet”, mentre il numero di pc resterà stabile o si contrarrà. Un numero enorme di device mobili è destinato a imporsi nel prossimo futuro, dai bracciali e gli orologi computerizzati a strumenti che si possono comandare a voce, e che saranno tutti connessi tra loro.

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“Le app per i mobile device esploderanno nel prossimo futuro, e questo obbligherà l’organizzazione IT delle aziende a fornire servizi adeguati, per garantire sicurezza e accessibilità dei dati”. L’internet of things aggiungerà un numero enorme di nuovi device connessi, comprendendo tendenzialmente tutto quello che può essere collegato in rete anche in ottica smart city. “Il cambiamento riguarderà l’identificazione di oggetti e sistemi di trasporto, per gestire meglio la vita cittadina e fare un uso migliore delle risorse, tracciando e controllando una miriade di sensori incorporati negli oggetti, e di informazioni attraverso l’intero ecosistema cittadino”. Il mondo mobile coinvolge ogni singolo aspetto della vita delle aziende all’avanguardia: marketing, operations, legal, security, risorse umane, infrastruttura tecnologica. E’ necessario dotarsi di una road map per le “mobile applications”. “Parliamo di maggiore connessione tra le linee di business, capacità di pianificare gli interventi tecnologici in azienda, dando la corretta priorità strategica alle decisioni, e coordinare le richieste e le necessità di tutti i soggetti che fanno parte del business aziendale”. Dai bisogni e dalla road map deve poi nascere un release plan per rendere effettive le decisioni.

“Gli aspetti delle vendite, del mercato, della sicurezza ed i requisiti tecnici devono avere la precedenza. Occorre poi tenere le persone costantemente coinvolte e informate di quanto sta avvenendo, e rilasciare di frequente nuovi versioni aggiornate. E poi misurare il successo e i risultati”. La sicurezza in azienda si sta muovendo dai device alle app, ovvero i dati, piuttosto che i dispositivi, saranno sempre più protetti come asset aziendali. Il cloud sarà sempre più importante, e dovrà garantire integrazione, scalabilità e sicurezza. I social media saranno centrali, così come i tool per analizzare i dati. Con tutto questo, è centrale dotarsi di un “action plan” per gestire il mondo mobile. In conclusione, ha sottolineato Marshall, ci sono alcuni semplici punti fondamentali da rispettare: “Primo, identificare gli elementi vitali per il business. Costruire il team giusto per gestirli, e definire la strategia corretta. Raccogliere le richieste, rilasciare le app iniziali, stabilire i livelli adeguati di sicurezza. Poi, entro 12 mesi, rinnovare la strategia e rinfrescare l’entusiasmo verso di essa, misurare i risultati e far sapere i traguardi raggiunti in relazione ai KPI. Avere le idee chiare su come muoversi per gestire al meglio il mondo mobile è importante, anzi decisivo, per ogni azienda che voglia essere vincente e sfruttare le grandi opportunità offerte dall’innovazione”.

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