Le aziende conoscono i rischi del web?

Secondo HP molte aziende non si accorgono degli attacchi subiti e per questo ha creato una task-force per supportarle e guidarle verso la soluzione

Il recente attacco DDoS che ha colpito i server della Smaphaus da parte della CYberbunker è solo l’ultimo di una serie di minacce in costante ascesa in tutto il mondo. Diffusa prima contro una serie indeterminata di soggetti, oggi la cyberwar si è fatta più sofisticata, centrando obiettivi importanti a livello strategico. Sempre di più i governi si accorgono di quanto sia necessario dotarsi di sistemi di difesa informatica che non solo permettano di risolvere i danni provocati da attacchi telematici, ma di prevenirli quando possibile.

Il lavoro di HP

Per questo Hewlett-Packard ha annunciato la creazione dell’organizzazione HP Security Research (HPSR) che offrirà supporto di security intelligence ad aziende ed enti attraverso la pubblicazione di report periodici sulle minacce e le migliori soluzioni di difesa nell’ambito sicurezza. “Le aziende hanno bisogno di informazioni sulla sicurezza sempre aggiornate per prevenire, individuare e combattere efficacemente un numero crescente di minacce sempre più sofisticate – ha affermato Art Gilliland, Senior Vice President e General Manager, Enterprise Security Products di HPHP permette ai clienti di contrastare le minacce più avanzate, combinando l’accesso a indagini pubbliche e a una rete globale di esperti in sicurezza e mettendo questa esperienza direttamente a servizio dei propri prodotti”.

Cosa fa l’HPSR

Uno degli obiettivi principali dell’organizzazione HPSR è di produrre studi che possano analizzare i diversi trend di sicurezza, senza tralasciare le ultime novità e minacce introdotte sul mercato. Una di queste è senz’altro l’identità online delle persone, sempre più oggetto di attacchi criminali volti a recuperare dati sensibili, informazioni e password degli utenti. Attraverso la task-force dell’HPSR, ci si rende conto di come molto di quello che passa per la Rete ha l’obiettivo di ingannare gli utenti e farli cadere in trappola. Non per ultimo i social network che, anche se considerati piattaforme chiuse e quindi immuni da virus e malware, presentano spesso porzioni di codice malevolo, inserito in link pubblicitari e promozioni civetta. “Per la prima volta – ha spiegato Pierpaolo Alì, Regional Sales Manager Italy di HP Enterprise Securityle aziende possono applicare automaticamente l’analisi del sentiment e le informazioni relative agli eventi associati alle loro piattaforme per i Big Data e agli eventi di sicurezza, in modo da ottenere visibilità in tempo reale sulle minacce interne ed esterne”.

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Il rapporto annuale sui rischi cyber

HP ha pubblicato il 2012 Cyber Security Risk Report, uno studio che pone dinanzi alle aziende il problema della security intelligence, consentendo di implementare al meglio le risorse per ridurre al minimo i rischi informatici. Dal rapporto si evince come sia cresciuto il volume complessivo delle vulnerabilità negli ultimi due anni; la crescita esponenziale delle minacce in ambito mobile (smartphone e tablet) e l’aumento dei rischi su tecnologie mature (come i sistemi SCADA) che, proprio per la loro diffusa adozione, rappresentano un obiettivo sempre in voga tra i criminali. HP pubblicherà ogni quindici giorni un mini bollettino delle minacce più rilevanti diffuse sulla rete per aiutare le aziende a comprendere quali sono i rischi maggiori e rispondere proattivamente alle minacce.