Per la prima volta la concentrazione di gas raggiunge la soglia di 399,72 ppm, un punto che potrebbe diventare di “non ritorno”
Il quantitativo di anidride carbonica nell’aria è a livelli mai visti. Il grado di CO2, vicino alle 400 parti per milione (ppm), rappresenta una cifra reale (e mentale) che potrebbe segnare un punto cardine nella storia dell’uomo. I dati arrivano dai laboratori del Mauna Loa Observatory nel bel mezzo delle Hawaii che affermano come il picco vero e proprio si raggiungerà a metà maggio, quando si potrebbe superare la cifra dei 400 ppm.
La Terra soffoca
Il dato è quanto mai significativo se si pensa che la stazione di Mauna Loa, situata a oltre 3 mila metri sul livello del mare e lontano dalle principali fonti di inquinamento del Pacifico, ha tenuto sotto controllo i livelli per più di 50 anni ed è considerata il gold standard nel particolare tipo di rilevazioni. “Vorrei che non fosse vero ma sembra che il mondo stia davvero soffocando – ha detto al Guardian Ralph Keeling, il geologo che gestisce l’osservatorio hawaiano – di questo passo arriveremo entro pochi decenni ai 450 ppm“.
200 anni in aumento
I livelli di CO2 hanno fatto registrare un costante aumento negli ultimi 200 anni. All’epoca della rivoluzione industriale il livello era di circa 280 ppm e 316 ppm nel 1958 quando l’osservatorio di Mauna Loa ha cominciato le sue rilevazioni. “La soglia dei 400 ppm è una pietro miliare che fa riflettere – ha affermato il ricercatore Tim Lueker – dovrebbe servire come campanello d’allarme per tutti e come incentivo ad utilizzare energie pulite e ridurre le emissioni di gas in tutta la Terra, almeno prima che sia troppo tardi per i nostri figli e nipoti“.