Telecom non ci sta e replica alle accuse di ostacolare la concorrenza mosse dall’Antitrust oggi con una multa record rendendo noto che presenterà ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale
In merito alla decisione comunicata oggi dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) e alla sanzione disposta nei confronti di Telecom Italia, l’Azienda precisa di aver sempre assicurato agli operatori alternativi la piena parità di trattamento nell’accesso alla sua rete, nel rispetto delle normative vigenti grazie anche all’implementazione volontaria del modello ‘Open Access e degli impegni assunti’, considerato una best practice a livello europeo e come tale riconosciuto dall’Unione Europea e dal BEREC (l’organismo europeo che sovrintende alla regolamentazione).
Il ricorso
Telecom Italia presenterà pertanto un ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale, certa di poter dimostrare la correttezza dei propri comportamenti nelle sedi giudiziarie competenti.
La Società fa presente che il modello Open Access, a partire dal 2008, è sempre stato sottoposto ad accurati controlli e verifiche da parte dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e dall’Organo di Vigilanza che ne hanno sempre riconosciuto il buon funzionamento e la coerenza con gli obiettivi fissati in termini di parità di condizioni di accesso alla rete di Telecom Italia a tutti gli operatori.
D’altra parte, i numeri dimostrano l’inconsistenza della tesi dell’Autorità: nei tre anni successivi all’introduzione del nuovo assetto si è registrata la continua crescita delle quote di mercato degli OLO sia nell’accesso fisso voce sia nel broadband.
Parimenti tutti i parametri confermati dalle verifiche dell’Organo di Vigilanza, indicano che c’è sempre stata piena parità di trattamento nei confronti degli operatori sia in fase di attivazione dei servizi sia nell’assistenza tecnica.
Nell’attivazione dei servizi si riscontra invece che il mancato accoglimento delle richieste è spesso dovuto a richieste non corrette: infatti la percentuale di ordinativi rigettati oscilla tra meno del 10% per gli OLO che inviano richieste più corrette ad oltre il 60% per quelli che inviano richieste con più errori.
Nell’assistenza tecnica, l’assenza di qualsiasi comportamento discriminatorio è confermata da tutti i dati certificati per il 2012 che indicano una totale parità di trattamento tra le divisioni commerciali di Telecom Italia e gli operatori alternativi nei tempi medi di riparazione, nella percentuale di guasti riparati entro il secondo giorno, nella disponibilità complessiva.
Questi indicatori dimostrano che gli operatori alternativi hanno potuto beneficiare di prestazioni in linea, se non addirittura migliori, rispetto alle divisioni commerciali di Telecom Italia.