L’obiettivo del telescopio a ultravioletti è quello di studiare una regione della corona solare ancora insesplorata per prevedere gli effetti delle tempestre magnetiche sulla Terra
La NASA continua la sua esplorazione dello Spazio mentre prepara un piano per proteggerci dagli asteroidi. Dopo il lancio del satellite Kepler per la ricerca di pianeti in grado di sostenere la vita, l’agenzia spaziale statunitense, a cui si può inviare una poesia che recapiterà a Marte, ha spedito nello Spazio il telescopio a ultravioletti IRIS (Interface Region Imaging Spectrograph).
IRIS fotografa il Sole
Scortato da un razzo Pegasus XL, IRIS ha atteso di raggiungere la distanza di 643 chilometri dalla Terra per dispiegare i suoi pannelli solari. L’obiettivo della missione, costata 182 milioni di dollari, è quella di espolrare una regione della corona solare ancora piuttosto sconosciuta. Per due anni IRIS fotograferà la nostra stella per meglio comprendere come si generano i venti solari che causano tempeste magnetiche. Sulla Terra queste ondate di particelle caricate elettricamente possono influire negativamente sulle comunicazioni e modificare il clima.