La Capitale è pronta a ospitare un circuito cittadino con monoposto elettriche
A intervalli regolari di tempo si parla di un Gran Premio di Formula 1 a Roma ma il progetto non è mai entrato nel vivo. Questa volta però sembra che qualcosa si sia mosso. Per la prima volta in Italia si vedranno le monoposto sfrecciare in un circuito cittadino. Le automobili non saranno le Formula 1 di Bernie Eccleston ma le loro controparti elettriche alimentate da batterie agli ioni litio, meno inquinanti e rumorose.
Una corsa fra i monumenti più suggestivi della Città Eterna
Il tracciato cittadino che ospiterà il Gp di Roma della neonata Formula E sarà di 4 km. La griglia di partenza sarà posizionata vicino alle Terme di Caracalla per poi addentrarsi, fra curve e rettilinei, nel centro storico capitolino, dando la possibilità a piloti e spettatori di godere della vista delle macchine che sfrecciano tra il Circo Massimo e il Colosseo. “Abbiamo scelto un percorso che dovrebbe toccare alcuni dei posti più belli della città. Sarà uno dei circuiti più suggestivi del mondo, abbiamo avuto diverse richieste di adesione, ben 20”, ha affermato il Ceo di Formula E Alejandro Agag. “Noi proporremo Roma tra le 10 città che ospiteranno la prima edizione nel 2014. È una metropoli incredibile, con grande storia ma che guarda al futuro”.
40 vetture targate McLaren
Le vetture saranno 40 suddivise in 10 team con 2 piloti e 4 monoposto ciascuno. Le Formula E avranno motore McLaren. La velocità di punta sarà di 220 km/h, decisamente inferiore rispetto alle F1, e l’autonomia è limitata a 120 km quindi sarà necessario cambiare monoposto a metà gara.
Semaforo verde per il GP dell’Urbe
Il progetto è stato presentato in Campidoglio alla presenza del sindaco di Roma Gianni Alemanno, di Jean Todt, di Alejandro Agag e Lucas Di Grassi, pilota brasiliano che ha corso in Formula 1. “Sono emozionato” – ha commentato Jean Todt – “è un progetto che definirei ‘visionario’ per l’automobilismo sportivo. Dalla Formula E arriverà un messaggio forte in favore della sicurezza, come ha richiesto anche l’ONU”. “Non c’è necessità di passare per la delibera del consiglio, ma noi comunque faremo una votazione in consiglio per raccogliere il parere dell’assemblea capitolina anche se la decisione spetta alla nostra giunta”, ha precisato Alemanno. “La sovrintendenza statale è stata informata e ha dato parere positivo, ci sono tutte le condizioni per raggiungere il pieno successo di questa iniziativa”.