L’81% delle aziende del Settore Sanitario sta investendo in nuove tecnologie con l’obiettivo di aumentare la produttività e di rendere possibile il telelavoro. Questo è quanto affermano i manager del settore coinvolti in alcune ricerche di Ricoh Europe. Nonostante questi investimenti, solo il 41% degli intervistati dichiara che la propria azienda è riuscita a superare la sfida della condivisione delle informazioni e il 62% afferma che questo aspetto è addirittura peggiorato rispetto al 2009.
Solo ottimizzando la condivisione delle informazioni il Settore Sanitario potrà raggiungere l’obiettivo di miglioramento dell’efficienza stabilito dalla Commissione Europea.
Questo è quanto emerge da “Una nuova prospettiva: Ricoh Document Governance Index 2012”, uno studio condotto da Coleman Parkes Research e commissionato da Ricoh Europe. Lo studio ha analizzato in che modo i processi documentali vengono gestiti nei settori Sanitario, dell’Istruzione, Legale, Energetico, Pubblico, Retail, Manifatturiero e Finanziario. Nel Settore Sanitario questi processi sono alla base – oltre che delle attività di reparti quali quello Finanziario, Risorse Umane e Acquisti – della gestione dei fascicoli sui pazienti e delle informazioni relative ai farmaci.
Il Social Investment Package for Growth and Cohesion, presentato dalla Commissione Europea il 20 febbraio 2013, afferma esplicitamente la necessità di “ridurre i costi grazie all’innovazione e allo sviluppo di strumenti che migliorino le performance del sistema sanitario”. La maggior parte delle aziende sanitarie non ha ancora vinto questa sfida. Il 95% degli intervistati del settore sottolinea che i crescenti volumi di informazioni e la molteplicità delle fonti da cui queste informazioni provengono stanno impattando sul loro modo di lavorare. Inoltre il 51% dei manager della Sanità afferma che gli strumenti per la collaborazione hanno complicato i processi di business.
Una gestione efficiente della condivisione delle informazioni grazie ad investimenti in nuove tecnologie può aumentare l’efficienza organizzativa a patto che i nuovi sistemi siano interconnessi con quelli già esistenti.
Carsten Bruhn, Executive Vice President di Ricoh Europe, afferma: “La Commissione Europea ha stabilito obiettivi di efficienza per la Sanità ed è importante che le aziende di questo settore agiscano da subito mantenendo un approccio integrato e strutturato verso gli investimenti tecnologici e gli strumenti per la condivisione delle informazioni necessari per raggiungere tali obiettivi”.
La necessità di innovare è messa ulteriormente in evidenza dal fatto che il 78% degli intervistati sottolinea che la propria azienda investe in nuove tecnologie prima di realizzare a pieno il potenziale dei sistemi già implementati. Inoltre il 32% dei dipendenti (non direttori e C-level) di questo settore afferma di non ricevere la formazione adeguata quando una tecnologia viene introdotta. Infine, il 38% è convinto che l’introduzione di nuovi sistemi, come ad esempio i tablet e altri dispositivi per utilizzo personale, sta addirittura complicando la gestione delle informazioni.
I benefici che derivano dall’ottimizzazione delle tecnologie sono rilevanti, come dimostra l’esempio dell’ospedale tedesco Katholische Hospitalvereinigung Weser-Egge (KHWE) che ha collaborato con Ricoh per implementare un sistema elettronico per la gestione dei fascicoli dei pazienti. Il progetto ha consentito alla struttura sanitaria di ridurre i volumi di carta, di migliorare l’accesso alle informazioni da differenti dispositivi e di aumentare la sicurezza dei dati. L’innovazione è risultata in una migliore cura dei pazienti.
Carsten Bruhn conclude: “La Commissione Europea e il Settore Sanitario riconoscono l’importanza del ruolo della tecnologie per incrementare i livelli di servizio grazie a una migliore condivisione delle informazioni. Le aziende di questo settore devono riuscire ad analizzare i processi documentali al fine di ottimizzarli in modo che rispondano alle esigenze di business. Ciò porterà a benefici significativi e consentirà di raggiungere quello che è il loro obiettivo principale: migliorare le cure sanitarie rivolte ai cittadini di tutta Europa”.