La Biblioteca Vaticana diventa digitale

Libri di insetimabile valore diventeranno disponibili per tutti grazie alla NTT Data

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Leggere Virgilio in latino è un lavoro duro, per lo più che si svolge durante gli anni scolastici. Eppure quello che è scritto nei comuni libri di testo liceali è vissuto, secoli prima, su manoscritti antichi e, anche se non dei diretti autori, pur sempre di contemporanei o giù di li. Tali pezzi di storia sono conservati anche in Italia all’interno della cosiddetta Biblioteca Vaticana. Il problema è che il peso degli anni, centinaia se non migliaia, si fa sentire e per conservare in vita le opere serve qualcosa in più: la tecnologia.

Da carta a schermo

Per questo da qui a quattro anni la NTT Data, società giapponese, scannerizzarà alcuni degli 80 mila manoscritti contenuti nella Biblioteca Apostolica Vaticana, rendendo “immortali” i primi 3mila. L’obiettivo è di digitalizzarne il più alto numero possibile, con tempi e costi in via di definizione. Per la prima tranche si parla di 18 milioni di euro di cui la NTT Data si farà carico prevedendo un rientro con sponsorizzazioni e contributi di fondazioni.

Leggi anche:  Indra è l'azienda tecnologica più sostenibile al mondo secondo il Dow Jones Sustainability Index