L’Ue mette nel mirino il cartello delle SIM card

L’Antitrust europeo ha chiesto informazioni a un certo numero di fornitori in merito a un possibile cartello sui chip per smartcard

La Commissione Antitrust dell’Unione Europea, che sta vagliando le proposte di Google in merito all’accusa di scarsa imparzialità, ha aperto un’indagine nei confronti dei fornitori di chip per smartcard, utilizzati per SIM card, carte di credito, tessere Pay TV e passaporti. Secondo l’autorità europea si sarebbe creato un cartello volto ad alzare i prezzi dei chip.

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L’Ue chiede spiegazioni

L’Antitrust, guidato dal Commissario Joaquin Almunia, ha inviato a un certo numero di fornitori le carte dove si formalizzano le accuse e si espongono le prove fino ad ora raccolte. “La Commissione teme che alcuni fornitori di chip possano essersi accordati o coordinato le loro azioni nell’area economica europea per mantenere i prezzi alti. Questo violerebbe l’Articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea e l’Articolo 53 dell’Accordo sull’EEA, che proibisce cartelli e pratiche commerciali restrittive”, si legge nella nota ufficiale. Se le accuse dovessero rivelarsi vere, la sanzione massima prevista è un risarcimento pari al 10% del fatturato annuo.

Prima i colloqui poi le vie legali

Inizialmente sembrava che l’Ue fosse disposta a trattare con le aziende accusate di aver creato un cartello, ma dopo che un accordo non è stato raggiunto si è deciso di passare alle vie legali: “Non è perché i negoziati di pace falliscono che le aziende la fanno franca. L’essenza di un accordo è quello di beneficiare di una procedura più veloce, più efficiente, e di raggiungere un accordo comune circa l’esistenza e le caratteristiche di un cartello. Se questo non è possibile, la Commissione non esiterà a ricorrere alla procedura normale e di perseguire la presunta infrazione”, aveva affermato prima delle trattative Almunia.

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In Italia, la Commissione Antitrust si è interessata anche sul costo degli SMS ed è arrivata alla conclusione che il prezzo nel nostro Paese è il più alto in Europa.