E’ bene non dare mai per scontato che le cose siano immutabili. Per quanto Samsung e Apple siano finora riuscite a intercettare al meglio la domanda di nuova tecnologia smartphone, diventando i player incontrastati del settore (le due aziende detengono complessivamente il 48% del venduto del 2012), gli spazi che verosimilmente si possono aprire nel medio e lungo periodo lasciano presagire una dinamica di mercato che potrebbe innescare novità di rilievo. Nonostante Android sia diventato la piattaforma di riferimento – ricordiamo che quest’ultimo gode attualmente di una share di mercato pari al 68%, contro il 17% di Apple e il 3,7% di Windows (dati Strategy Analytics) – è bene tenere presente che l’offerta sinora proposta ha tendenzialmente privilegiato la soddisfazione di una domanda di fascia alta, che ha sì modificato l’assetto globale della telefonia mobile, ma non nella sua interezza. Lo smartphone rappresenta oggi circa il 50% dell’intero mercato, rimane ancora da capire come evolverà il restante 50%.
Necessaria la creazione di un mercato low cost
Una parte dell’utenza ancora in possesso di dispositivi di tipo tradizionale probabilmente non ha nessun interesse nel disporre di una tecnologia smartphone. Altri guardano con interesse alla nuova mirabolante tecnologia, ma non spenderebbero mai cifre che accomunano iPhone e Galaxy.
Per smuovere il mercato, e accelerare la migrazione, deve prendere corpo un’offerta a più basso costo. I dispositivi Android sono i più accreditati per trarre vantaggio da questo scenario. La politica industriale che si è determinata attorno al sistema operativo di Google lascia, infatti, maggiori margini di sviluppo per la creazione di un mercato low cost.. Tranne Nokia, non vi è nessun produttore che abbia investito su Windows più di quanto abbia sinora investito su Android. Viene quindi spontanea una domanda? L’accoppiata Nokia-Microsoft è oggi sufficiente per cambiare la logica di mercato attuale?
Prospettive future: l’era del Post Cellulare
Nel breve periodo lo smartphone low cost sarà, quindi, essenziale per guadagnare nuove quote di mercato. Va da sé, infine, che nel lungo periodo la fisiologica discesa dei prezzi tenderà a intercettare un’utenza più vasta. Fenomeni che avranno un esito scontato: a fine decennio lo smartphone diverrà lo standard della telefonia mobile decretando la fine del semplice cellulare. Inaugurata l’era del Post PC, entriamo ora nell’era del Post Cellulare, dove la voce è uno, e soltanto uno, degli ingredienti che appartengono ai dispositivi nati dalla convergenza della comunicazione.