L’enterprise mobility è destinata a cambiare la struttura delle reti stesse

Dimension Data prevede che le reti di prossima generazione saranno per l’80% wireless e per il 20% cablate

Gli incalzanti trend tecnologi come la mobilità aziendale, il cloud computing e l’outsourcing dell’ICT stanno cambiando le modalità delle organizzazioni nella fornitura e fruizione dei servizi ICT. Di conseguenza, l’architettura delle reti di comunicazione attuali avrà bisogno di un cambiamento per accogliere e beneficiare di questi cambiamenti. Un adeguamento necessario e radicale che però richiede tempo.

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Questo è uno dei trend evidenziati dal Network Barometer Report2013 rilasciato da Dimension Data. Pubblicato per la prima volta nel 2009, il report prende in esame i dati derivanti dai Technology Lifecycle Management Assessment, proprietari di Dimension Data, condotti negli ultimi cinque anni su 1.200 aziende di qualsiasi dimensione, appartenenti a diversi settori di mercato e che operano in tutte le aree geografiche.

Raoul Tecala, Business Development Director for Network Integration di Dimension Data, ha commentato, “Lo scorso anno avevamo previsto un repentino adeguamento dell’architettura di rete a supporto della crescente domanda di bring-your-own-device (BYOD) e mobilità aziendale. Dimension Data è ancora convinta che l’enterprise mobility cambierà drasticamente la struttura delle reti.

“La maggior parte degli ambienti di rete è costituito da circa l’80% di porte cablate a supporto di singoli utenti e dal 20% di porte wireless LAN (WLAN) che supportano molteplici utenti. Ciò nonostante, oggi, gli utenti non vogliono essere vincolati alla proprie scrivanie e stanno facendo pressione alle organizzazioni affinché facilitino la mobilità aziendale.

“Oltre a questa pressione da parte degli utenti, l’80% delle reti wireless avrà un costo di implementazione inferiore di circa il 50% rispetto alle reti tradizionali prevalentemente cablate. Le reti wireless contribuiranno a creare solide basi per ridurre ulteriormente i costi operativi in quanto saranno più semplici da gestire, offriranno un accesso unificato e richiederanno meno energia e sistemi di raffreddamento. Prevediamo che, grazie alla combinazione di questi fattori, il rapporto sarà di 80:20, ovvero le reti future saranno costituite da un 80% di reti wireless e dal 20% di reti cablate,” ha spiegato Tecala.

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Tecala sottolinea che, da un punto di vista architetturale, le reti del futuro non potranno funzionare in maniera ottimale se la maggior parte delle proprie porte cablate non è in grado di supportare la connettività Ethernet e gestire i gigabit Ethernet. “Sulla base dei dati emersi dal nostro report, solamente un terzo di tutti gli switch di accesso supporta la connettività Ethernet, mentre poco, meno della metà supporta i gigabit Ethernet.

“Il rovesciamento del rapporto da 80:20 a 20:80 avrà un impatto anche sugli ambienti collegati. Dal momento che un minor numero di switch servirà gli utenti finali, sarà richiesta più banda larga dagli switch di accesso alla rete principale. Oggi, la maggior parte degli switch di accesso supporta soltanto link a 1 gigabit mentre solamente il 13% degli access switch analizzati supporta link da 10 gigabit. Questo è un altro fattore che obbligherà i clienti ad accelerare l’aggiornamento del livello di accesso della rete, ed è proprio in questo senso che oggi il refresh delle reti sembra lento.

“Stiamo assistendo a un aggiornamento delle reti più rapido rispetto al passato ma non così uniforme per tutta l’architettura di rete. Questo, unitamente al ritardo dell’adeguamento che vediamo nei livelli di accesso, fa si che le reti odierne non siano ancora pronte per diventare le reti del domani.

Nei prossimi anni il costo delle reti sarà dimezzato del 50%

Gli utenti di tutto il mondo stanno spingendo le organizzazioni verso la creazione di ambienti BYOD ready. Raoul Tecala afferma che gli utenti moderni richiedono sempre più la libertà di muoversi a loro piacimento e, allo stesso tempo, di accedere alle informazioni e agli strumenti quando ne hanno bisogno, in modo semplice e ovunque essi si trovino, utilizzando i propri dispositivi mobili.

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Le reti future avranno un costo inferiore di quasi la metà rispetto alle attuali reti tradizionali. Richiederanno minori investimenti di capitale per l’implementazione e saranno più economiche da un punto di vista operativo in quanto risultano più semplici da gestire e con un accesso unificato.

“Se confrontiamo una rete cablata tradizionale che supporta 100 utenti con una rete wireless delle stesse dimensioni, in termini di riduzione dell’hardware fisico – switch LAN, controller wireless LAN e cavi – la rete wireless risulta meno costosa del 50%. Inoltre, si registrano risparmi di capitale mentre l’operatività e la gestione di questi ambienti si riducono ulteriormente.

“A nostro avviso, questi risparmi di costo si aggiungono ai benefici tangibili e provati offerti da una forza lavoro mobile, contribuendo a guidare velocemente l’adozione della mobilità aziendale. Quello che raccomandiamo ai clienti è di pensare, pianificare e preventivare un approccio più architetturale che reattivo per il refresh delle reti. Un ambiente wireless più flessibile favorisce la mobilità aziendale e il BYOD sarà uno dei più importanti fattori di crescita del futuro,” ha concluso Tecala.

Tra gli altri elementi di rilievo evidenziati dal Network Barometer Report 2013:

• Per il terzo anno consecutivo, la percentuale di dispositivi che ha passato lo stato di end-of-sale (EoS) è cresciuta, raggiungendo il livello più alto dal 2009, anno in cui Dimension Data ha pubblicato il primo Network Barometer Report. Le organizzazioni stanno anche portando all’estremo molti di questi dispositivi che risultano essere più “vecchi” del dovuto e, quindi, più esposti a rischi.

• Per il terzo anno consecutivo, il principale PSIRT comune è stato 109444. Presente nel 66% di tutti i dispositivi analizzati nel 2010, è diminuito fino al 47% nel 2011 per poi crescere nuovamente fino al 62% nel 2012.

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