Commissionato da Huawei, lo studio evidenzia un nuovo scenario sul Digital Divide
Le problematiche legate alla costruzione della rete a banda larga sono in via di risoluzione in molti Paesi, ma una serie di nuovi fattori, tra cui l’insufficienza di risorse o la mancanza di competenze digitali, stanno diventando la causa principale del Digital Divide per milioni di persone in tutto il mondo; è quanto emerge dal recente rapporto dell’Economist Intelligence Unit (EIU) intitolato “Redefining the Digital Divide” e presentato in occasione del Global Mobile Broadband Forum 2013.
Lo studio, commissionato da Huawei, si basa su una ricerca condotta dall’EIU tra più di 200 aziende di settore, governi e istituzioni in tutto il mondo.
Se da un lato questi non sono in accordo su una serie di questioni, tra cui i modelli di finanziamento e le regolamentazioni, dall’altro convengono che è necessario garantire a tutti la banda larga a prezzi accessibili, fornendo le competenze digitali necessarie per sfruttare tutte le potenzialità della rete.
Ecco i dati salienti del Rapporto
(espressi in percentuale rispetto al campione esaminato)
Quali sono i principali fattori che contribuiscono a creare il Digital Divide?
– Basso reddito in relazione ai costi di connessione : 63%
– Scarse competenze digitali: 56%
– Possibilità di utilizzare soluzioni di ultima generazione: 42%
Qual è la più importante controversia tra governo locale e industria per colmare il Digital Divide?
– Disputa su chi deve farsi carico dei finanziamenti: 30%
– Disaccordo sulla reale necessità di incrementare le competenze IT: 17%
– Ruolo della concorrenza e regolamentazione: 15%
Chi può guidare la riduzione del Digital Divide?
– Settore privato, supportato da sussidi pubblici: 49%
– Partnership strategiche tra settore pubblico e privato: 41%
– Governo centrale: 39%
– Istituzioni locali : 21%
“Huawei contribuisce in maniera significativa al superamento del Digital Divide sia dal punto di vista tecnologico, grazie a collaborazioni strategiche con i principali protagonisti del settore e con le istituzioni, sia attraverso investimenti mirati in progetti tecnologici ed educativi dedicati al settore delle telecomunicazioni, e volti a contribuire alla diffusione delle competenze digitali in Italia”, ha commentato Roberto Loiola, Vice Presidente di Huawei per l’Europa Occidentale.
“Pur con modalità diverse da Paese a Paese, un fattore fondamentale è costituito dalla collaborazione tra pubblico e privato. E’ importante stabilire le modalità con le quali l’industria dovrà collaborare con la Pubblica Amministrazione per la definizione di un percorso strategico, trasparente ed efficiente di evoluzione tecnologica e di servizi. Una Pubblica Amministrazione digitalizzata – ha proseguito Loiola, analizzando la situazione in Italia – renderebbe più efficiente tutto il sistema economico e consentirebbe di liberare risorse enormi da destinare alla crescita”.
“La realizzazione di questo progetto vitale per l’Italia – ha concluso Loiola – non solo consentirebbe di rilanciare un settore strategico per il futuro del Paese quale quello dell’Information Technology e Telecomunicazioni, ma darebbe impulso alla crescita dell’intera economia italiana”.
Il rapporto completo è disponibile qui