Il creatore di Megaupload si è visto soffiare dagli hacker il dominio per il suo nuovo servizio di file sharing. Il Gabon, dove era registrato www.me.ga, lo aveva comunque già bloccato
Nuova tegola per Kim Dotcom, ideatore di Megaupload e Megavideo: lo stato del Gabon, dove era stato registrato il dominio del nuovo Megabox, ha deciso di bloccarlo. Dotcom sembra proprio avere nemici in tutti i Paesi, dopo gli Stati Uniti suoi acerrimi detrattori, anche lo stato africano ha deciso di non volere avere nulla a che fare con il suo nuovo progetto.
Il Ministro delle Comunicazioni Blaise Louembe ha spiegato: “Ho dato indicazioni ai miei dipartimenti per sospendere immediatamente il sito www.me.ga e per proteggere i diritti della proprietà intellettuale e combattere realmente il cyber crime”.
Megabox, un sogno già infranto?
Megabox consiste in una piattaforma di file sharing totalmente gratuita e dalle parole del suo ideatore “più veloce, più efficiente, più grande, più forte e più sicuro”. La forza del nuovo progetto sta nel fatto che per ogni contenuto scaricato verrà riconosciuta agli artisti la somma che gli spetta dai diritti d’autore, scavalcando però le case discografiche. La cosa non è sicuramente piaciuta alle Major ma anche gli ethical hacker hanno dimostrato il loro dissenso appropriandosi del domino bloccato dal Gabon e minacciando di venderlo “ai nemici di Dotcom”.
Gli hacker: “Dotcom è come qualsiasi industria, ci sfrutta!”
Il gruppo Omega, autore del furto del dominio, ha dimostrato la veridicità delle sue affermazioni facendo un redirect di Me.ga sulla loro pagina Twitter. “Siamo puri come direbbe Diogene, siamo veri pirati, veri anarchici. Kim Dotcom si sta solo approfittando di tutti noi, è un megalomane con avvocati che è qui per approfittarsi di tutti noi, degli sconosciuti e degli artisti da cui vuole trarre profitto” spiegano gli hacker, che si scagliano anche contro l’industria dell’entertainment. “Non è nè meglio nè peggio di Universal; lui stesso è un’industria, che è qui solo per appestare il sistema. Accetteremo offerte dai nemici di Kim Dotcom per il dominio Me.ga, qualora dovesse farlo Universal doneremo il 10% dei ricavi a Fojega, il Forum des Jeunes du Gabon”
Da parte sua Dotcom, dopo la fine degli arresti domiciliari e lo sblocco dei suoi beni, sembra non essere particolarmente preoccupato della situazione e conferma di avere pronto un altro dominio per far ripartire il progetto, si spera senza ulteriori intoppi.