Altro che bamboccioni che non vogliono andarsene di casa. Alla TEDx Conference di Manhattan Beach a tenere concentrato su di sé l’attenzione del pubblico è un 12enne, tale Thomas Suarez che da grande vuole essere come Steve Jobs.
Thomas ha fondato un’azienda, la CarrotCorp, con la quale ha già sviluppato due applicazioni per smartphone: “Earth Fortune” e “Bustin Jieber”. Ma che ci fa un ragazzino sul palco del TED? Nel corso degli appuntamenti periodici organizzati dalla conferenza, i partecipanti possono esprimere in meno di 20 minuti le proprie idee innovative nel campo dell’informatica e della comunicazione.
Thomas Suarez ha spiegato di aver fin da bambino la passione dell’informatica e che nonostante il mondo delle App sia davvero alla portata di molti, trova difficoltà nel condividere le proprie passioni con i coetanei che preferiscono il calcio e altri hobby allo stare chiusi in camera davanti ad un PC. Il “mini Steve Jobs”, come è stato ribattezzato Thomas, vorrebbe invece confrontarsi con chi sviluppa già su piattaforma iOS e Android per crescere e migliorarsi.
Sui forum in giro per il web si fanno già largo le opinioni, tra chi lo esalta come prossima “next big thing” del mondo dell’informatica e chi preferirebbe che a 12 anni ci si prendesse un po’ meno sul serio. Ma Thomas forse conosce già la strada da seguire: “se uno vuole imparare a suonare il violino lo studia, se uno vuole giocare a calcio si iscrive in una squadra. Ma se uno vuole creare videogiochi, a chi si rivolge?” – ha spiegato, e a questa mancanza è sicuro di poter sopperire da solo. E non contento, dopo la CarrotCorp., ha fondato anche un club per sviluppatori di software nella scuola che frequenta. Ha solo 12 anni ma sembra essere già arrivato dove molti sognano. O quasi.