La mappa “Europa secondo Lussemburgo” fa il giro del web e mette per iscritto i difetti dei cittadini continentali divisi tra stereotipi e differenze culturali
Spesso creano occasione di conflitto e problemi burocratici, ma le differenze tra paesi e culture possono anche rappresentare un momento di crescita e confronto costruttivo per cercare di migliorarsi. Sarà questo il fine etico del progetto “Europa secondo Lussemburgo”? Non è dato saperlo, almeno non ancora, per il momento la mappa che etichetta con pochi aggettivi i cittadini continentali fa il giro del web, lasciando più sorrisi che malumori.
L’idea del progetto
La mappa è stata realizzata dal creativo bulgaro Yanko Tsvetkov sotto commissione della testata tedesca Der Spiegel per il quale ha realizzato una serie di altre mappe tra cui “Il mondo secondo gli Stati Uniti 2012” e “L’Europa secondo la Grecia 2011“. “Il bello di Europa è che devi solo spostarti di un paio di chilometri per trovarti in un paese diverso – ha detto a Wired USA – ogni nazione afferma di aver inventato l’acqua calda, quindi se si viaggia abbastanza e si presta attenzione, si possono raccogliere un sacco di barzellette“. Quando li viene chiesto se davvero vi è un fondamento storico e culturale agli appellativi dati ad ogni paese, Yanko è chiaro: “Non presento le mappe come prodotti di una metodica ricerca scientifica, perché qualcuno a Caracas potrebbe non essere d’accordo con un altro a Città del Messico. Scavo in fondo al pregiudizio e non è una scienza esatta; sono più un comico che un archeologo. Le mappe sono solo caricature, tutti possono riderne e sappiamo benissimo che non sono del tutto vere“.