Una macchina che riproduce cacao di Modica in collaborazione con l’Antica Cioccolateria Bonajuti. Ecco come funziona
Quando si dice “fatto in casa”. Chi avrebbe mai pensato che un giorno si sarebbe potuto realizzare cioccolato da sé, magari tra le mura domestiche? Il sogno è diventato realtà grazie a quattro ragazzi catanesi che lavorano in una stamperia 3D di Roma e che, durante un incontro di formazione a Ragusa, hanno pensato di realizzare un oggetto strano, di certo unico al mondo.
Maitre de chocolatier
E così la più antica fabbrica di cioccolato siciliana, la Cioccolateria Bonajuto, è diventata la prima a realizzare cioccolato 3D, nello specifico con cacao di Modica. Il segreto è proprio nel cacao di Modica che, vista la sua essenza argillosa, può essere “stampato” e modellato senza grossi problemi. L’obiettivo della cioccolateria è diventare fornitore per pasticcerie e negozi al dettaglio, visto che il costo della stampa 3D è minore della lavorazione classica. E poi non dite che in futuro i robot sostituiranno gli uomini, perchè lo fanno già.
Come funziona
Per realizzare il cioccolato con una stampante 3D si procede in questo modo: la pasta viene fusa a circa 31 gradi e poi inserita, attraverso una siringa da pasticceria, all’interno del braccio meccanico della stampante. Grazie all’input che arriva dalla stampante, il braccio meccanico fa uscire più o meno pasta alla volta, così da modellare il tutto con i tempi necessari. Con lo stesso meccanismo vengono creati strati di cioccolato tridimensionali che danno vita a vere e proprie operte d’arte commestibili.