5,9 miliardi di dollari, a tanto ammontano i profitti della coreana Samsung generati dalla vendita dello smartphone Galaxy nel secondo trimestre dell’anno. Nonostante il successo registrato (il Galaxy è lo smartphone più venduto al mondo) Samsung è comunque allarmata dalla crisi dell’eurozona, mercato da cui trae gran parte dei profitti, e dalla svalutazione dell’euro che impatta negativamente sulle complessive rendite economiche.
In un anno l’azienda è riuscita vendere 50 milioni di smartphone. La media di vendita si attesta oggi a 380 unità al minuto. L’uscita dell’ultimo Galaxy, l’S3, ha innescato un vero e proprio boom di vendite (7 milioni sarebbero i modelli S3 di nuova generazione venduti a due mesi dalla sua disponibilità). Un time to market perfetto da parte dell’azienda coreana che in questo modo ha anticipato l’imminente esordio della nuove versione dell’iPhone. E’ scontato, infatti, che la disponibilità di un nuovo modello della Apple rallenterà la crescita di Samsung. Tuttavia le vendite della Apple impattano positivamente sul giro d’affari dell’azienda coreana, in quanto è fornitore di componenti semiconduttori sia per l’iPhone che per l’iPad. Ecco, quindi, che Samsung appare ben posizionata come azienda globale per trarre profitto da un mercato sempre più orientato verso il consumo di smartphone e tablet.
Il business mobile si rivela estremamente profittevole: più del 70% degli utili della casa coreana provengono ormai da questo mercato. Mentre altri comparti risentono dell’indebolimento dell’economia globale, il segmento più innovativo della componente tecnologica mobile continua a produrre una costante progressione.
