iPhone 5S in Cina: la vittoria di Apple

Dopo anni di trattative, la casa di Cupertino stringe un accordo con China Mobile. Saranno 763 milioni gli abbonati raggiunti

Partiamo da una considerazione importante: l’iPhone non è stato mai vietato in Cina, lo si poteva comprare e usare, senza alcun problema. Quello che era vietato, e lo è ancora, è parte del web “occidentale” come Google, Facebook e Twitter che, non essendo raggiungibili spesso da computer, non si possono vedere dallo smartphone. Ma la vendita no, quella c’è sempre stata, dall’inizio della commercializzazione dell’iPhone 4 fino a quella degli ultimi 5S e 5C.

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Allora cosa cambia?

La notizia è di rilevanza, soprattutto commerciale, per due motivi. Prima di tutto non bisognerà più “accontentarsi” di comprare un iPhone all’interno degli Apple Store che, come in Italia, vendono gli iDevice nudi e crudi, al massimo finanziabili, ma senza un contratto operatore. Quindi niente pagamento mensile che comprende minuti chiamate, sms, internet e così via. I cinesi che volevano comunque un modello potevano comprarlo, a prezzo pieno o finanziato, per poi abbinare le varie offerte degli operatori, indipendenti dal telefono. 

Bene o male?

Ma c’era una seconda possibilità: Apple aveva già stretto un accordo di distribuzione con China Unicom e China Telecom, due operatori asiatici minori, che permettevano di comprare gli iPhone con offerte dedicate. La partnership stretta con China Mobile permette però di raggiungere un raggio più ampio di consumatori, circa 763 milioni sparsi per l’Oriente, con la possibilità di offrire piani più convenienti per recuperare terreno sulla concorrenza. Oppure monopolizzare il mercato decidendo da sola, vista la sua imponenza territoriale ed economica, prezzi e modalità. Il rischio è dietro l’angolo.

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