Intervista a Francesco Sbarile di Banca Passadore

DMO è stata recentemente a Genova per approfondire in una videointervista con Francesco Sbarile, Direttore IT di Banca Passadore, alcuni temi riferiti alla tecnologia applicata al mondo bancario. In particolare ci si è focalizzati su Orsyp, multinazionale specializzata nella fornitura di soluzioni tecnologiche dedicate all’IT Operations Management

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A cura di Luigi Pachì

 

 

Dottor Sbarile, ci può riassumere l’esperienza di Banca Passadore in relazione alla recente introduzione del software Dollar Universe di Orsyp? In altre parole, quali sono state le esigenze che vi hanno spinto a optare per questa soluzione?

L’introduzione di Dollar Universe non è recentissima. In realtà l’esigenza di uno schedulatore con le caratteristiche a cui ha poi risposto il prodotto della Orsyp si è manifestata in concomitanza con la nascita del progetto di riscrittura del sistema informativo dell’istituto.

Tale progetto prevede la reingegnerizzazione delle applicazioni ed il passaggio da un’architettura tradizionalmente mainframe con interfaccia 3270, ad una basata su applicazioni java con un interfaccia di tipo web. In questo contesto di applicazioni operanti in ambienti eterogenei, con la necessità di sincronizzare le diverse operazioni dei processi batch e di avere un immediato controllo sull’esito dell’intero processo che è maturata la valutazione e l’acquisizione di Dollar Universe.

Parliamo ora di efficienza della infrastruttura IT nel settore bancario: quanto è importante e come è possibile ottenere uno standard ottimale riferito sia alle esigenze che alle sfide che deve affrontare quotidianamente il settore bancario?

La domanda è piuttosto complessa. Innanzitutto è evidente che la banca, per definizione, fornisce un servizio alla clientela in cui sono fondamentali l’accuratezza e la tempestività con cui questo viene fornito. Questo si riflette sulla necessità di avere un’infrastruttura operativa 7 giorni su 7, 24 ore su 24, in ogni suo aspetto. Per ottenere questo obbiettivo è necessario operare lungo diverse direttrici. Nello specifico, la prima è quella della regolamentazione e dell’automazione dei processi, la seconda è quella della gestione delle anomalie.

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Automatizzare i processi riduce fortemente il rischio legato all’errore umano, consente di generare logiche stabili, trasversali sui diversi processi, usare tassonomie disponibili a livello di sistema.

Gestire in modo efficiente le anomalie è soprattutto una questione di tempi di intervento, l’obbiettivo è sempre quello di rilevare l’anomalia, e ripristinare il corretto funzionamento , prima che produca dei disservizi. Allo stato attuale dal punto di vista operativo il lavoro si è fortemente modificato dal “mandare avanti le procedure” al “controllare la corretta esecuzione” delle stesse.

Come viene gestito il tema del risk management all’interno di Banca Passadore? Si sa che questo è uno degli argomenti più delicati, soprattutto in ambito bancario.

L’argomento Risk Management è un tema di forte attualità, direi che ormai è di attualità da diversi anni. Per quello che concerne i sistemi informativi, in particolare per una realtà come la nostra in cui sia la parte infrastrutturale che lo sviluppo delle applicazioni sono gestite in casa, il tema della gestione del rischio deve essere affrontato a 360 gradi, a partire dalla progettazione di un elemento del sistema fino al controllo nel continuo del suo comportamento. Ovviamente questo tipo di attività non può essere gestita in modo avulso dal risk management generale della banca, in particolare per quanto concerne i rischi operativi. Inoltre le recenti circolari di Banca d’Italia hanno precisato gli ambiti di valutazione del rischio informatico, anche in termini di gestione della continuità operativa.

In chiusura, può illustrarci in sintesi, a partire dal tema dei “fattori di rischio”, quali sono le attuali soluzioni Orsyp implementate da Banca Passadore e i vantaggi principali che la sua struttura riesce a ottenere grazie al loro utilizzo?

Come detto in precedenza, uno dei maggiori fattori di rischio nella gestione di una struttura complicata come il settore ICT di una banca, è rappresentato dall’errore umano. Tale fattore, che cresce esponenzialmente con l’aumentare della complessità infrastrutturale e del numero dei processi da gestire, è anche uno dei più difficili da gestire in quanto imprevedibile, difficilmente ripetitivo ed, in parte, derivante da “condizioni ambientali”.

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In quest’ottica il prodotto Dollar Universe ci ha consentito di ridurre fortemente il “fattore umano” gestendo le condizioni di esecuzione delle procedure, garantendo la sincronia di processi operanti su piattaforme diverse e, integrato con i nostri processi di controllo, una immediata evidenza dei processi non andati a buon fine. Questo è particolarmente utile negli ambienti non mainframe dove è meno strutturato l’ambiente di gestione delle procedure. Infine, ma non meno importante, la considerazione che, al crescere in modo significativo della complessità dell’infrastruttura e dei processi gestiti, l’automazione degli stessi ha consentito di non incrementare il personale addetto alla gestione operativa delle macchine.