Giochi di ….luce

“Facile come utilizzare un interruttore per accendere la luce!” Quante volte abbiamo usato questa espressione per definire una certa tecnologia facilmente usabile? Spesso, vero? Premere un interruttore è manovra talmente facile, talmente scontata che ci pare che faccia parte della natura stessa delle cose. Poi, per la verità, se la percentuale di chi sappia esattamente cosa succeda quanto operiamo quel semplice gesto, perché accada e cosa voglia dire generare e trasportare l’energia elettrica fino alle nostre case sia magari minima poco importa, perché in generale più la tecnologia è semplice all’utente finale, più è complessa nel “dietro le quinte”.

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L’interruttore della luce è rimasto più o meno lo stesso dall’inizio della sua storia. Sì, certamente si è evoluto da un punto di vista ergonomico, di sicurezza, di materiale, di design, ma alla fin fine che sia tasto o levetta più o meno ha mantenuto funzione e caratteristiche.

Pensare, quindi, che sul mercato sia stata lanciata una placca che sostituisce quella del nostro comune interruttore (per il momento ancora solo per il mercato statunitense) e che lo rende simile a un controller per giochi “vintage”, con tanto di joystick e pulsanti, potrebbe allora essere definito in un certo senso rivoluzionario. Anche perché gli amanti dei giochi arcade sono tantissimi: non per nulla molte apps che li simulano sono disponibili sui moderni smartphone o tablet, e molti forum sul tema sono aperti nei vari social network.

Almeno per il momento l’utilizzo della nuova placca è limitato alla sola accensione della luce attraverso il joystick, mentre premendo i pulsanti vengono emessi volendo gli effetti acustici caratteristici dei giochi elettronici, ma chissà se ci saranno altre evoluzioni, vedremo. Ad esempio, per strane associazioni mentali mi viene in mente quello che vidi in un grande albergo di Las Vegas molti anni fa, ovvero di una slot machine installata anche all’interno delle toilette, proprio nei pressi dell’interruttore della luce, come a dire che il gioco poteva non essere interrotto nemmeno quando si era chiamati a improcrastinabili e molto umane incombenze naturali. Meditiamo, Gente, meditiamo…:-)

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Tratto dall’editoriale della newsletter di DMO. Per iscriverti alla Newsletter registrati al portale cliccando qui

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