Internet: prossimamente nelle migliori Costituzioni

Un nuovo progetto per Internet: integrarlo nel testo della Costituzione come uno dei diritti costituzionalmente garantiti. A questo proposito sta lavorando il giurista Stefano Rodotà.

Stefano Rodotà, giurista, sottolinea sulla rivista Wired che Internet è un diritto e come tale va inserito nella Costituzione. Pensiamoci un attimo, considerando le parole di Rodotà: “Una cittadinanza amputata della dimensione digitale non è più una cittadinanza, perché esclude la persona dalla dimensione globale”. Il progetto è quello di far approvare un articolo aggiuntivo alla carta costituzionale: il 21-bis. Questa linea costituzionale è già riconosciuta in dichiarazioni del Parlamento europeo e del Consiglio d’Europa, in iniziative di stati come la Finlandia e nel piano di Obama sul servizio universale.

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Con questo non si vuole togliere nulla a quel capolavoro democratico quale è la Costituzione italiana, ma solo aprire spiragli di riflessione: Internet non esisteva quando fu stilato il testo costituzionale. A questo punto come fare ad integrare dal punto di vista del diritto fenomeni attuali quali il web che ormai interessano l’intera società?

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