Parlando dei problemi e delle potenzialità di Internet per i più giovani, può essere utile fare un confronto tra l’Italia e il Regno Unito, che sta diventando, specialmente con la capitale Londra, uno dei punti di riferimento a livello internazionale per l’utilizzo “smart” della tecnologia
Si celebra oggi il Safer Internet Day – giornata dedicata alla sicurezza in rete dei Ragazzi, il cui obiettivo, dichiarato sul sito italiano ufficiale dell’iniziativa (www.saferinternet.it), è “promuovere l’utilizzo sicuro di Internet nonché delle nuove tecnologie on-line, con particolare attenzione nei confronti dei bambini, lotta ai contenuti illegali e in generale, contenuti non desiderati dagli utenti, in un approccio di collaborazione coordinato dall’Unione Europea”.
Generazioni Connesse
Il tema dell’edizione di quest’anno è Costruiamo insieme una rete migliore. In Italia il progetto, intitolato “Generazioni Connesse”, è coordinato dal Ministero dell’Educazione, dell’Università e della Ricerca e coinvolge Save the Children, Telefono Azzurro, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, la cooperativa Edi ed il Movimento Difesa del Cittadino. L’iniziativa promuove attività di sensibilizzazione e formazione in 200 scuole primarie e secondarie di primo grado, raggiungendo con la propria azione 70mila persone tra docenti e alunni.
Il Direttore generale di Save the Children Valerio Neri ha dichiarato alla Stampa che «garantire un ambiente on line sicuro per i più giovani è una responsabilità condivisa. Ecco perché da anni lavoriamo in rete e nel 2012 abbiamo promosso un Comitato che aggrega 52 realtà che a vario titolo operano nel settore. L’educazione ai new media è uno degli strumenti più validi per contrastare i rischi e come tale deve entrare nella didattica offerta dal nostro sistema scolastico». Un’iniziativa collegata è poi “Se mi posti ti cancello”, con la possibilità di raccontare in una video-intervista “gioie e dolori di Internet” e di recitare in una web serie al fianco dei testimonial del progetto. “Se mi posti ti cancello” si rivolge a giovani dagli 11 ai 16 anni. I video vanno presentati entro il 15 maggio, mentre la giuria del progetto selezionerà 5 video entro il 30 giugno (per maggiori informazioni clicca qui).
Creare un’Internet migliore
In UK sono molti i soggetti che sostengono l’iniziativa, sia istituzionali che imprenditoriali. I fornitori di servizi di social networking – tra cui colossi come Google, Facebook, Microsoft e Yahoo – sono “supporter” ufficiali del documento sui “Principi di un Social Networking più sicuro per l’UE”, il cui obiettivo è massimizzare i benefici della rete gestendo al tempo stesso i rischi potenziali che essa rappresenta. Il Safer Internet Centre, una partnership di tre organizzazioni di charity leader oltremanica, sta invece collaborando con vari soggetti – parenti, insegnanti, aziende Internet, oltre ai giovani – per il progetto “Let’s create a better internet together”. Abbiamo chiesto a Will Gardner, Ceo della charity Childnet International, di illustrarci iniziative e risultati prodotti da questo evento, nato dieci anni fa e che sta infatti promuovendo comportamenti più consapevoli sull’uso delle nuove tecnologie. “Si tratta di un’iniziativa di grande rilievo, che coinvolge un centinaia di paesi in tutto il mondo e si prefigge di aiutare i più giovani a tutelare la propria sicurezza quando sono on-line, facendo le cose giuste mentre usano la tecnologia. Nel corso del Safer Internet Day il nostro obiettivo è promuovere iniziative, insieme a tutta la rete dei partner, sia sul versante educativo che su quello dell’interazione sociale, dato che ormai Internet è una realtà pervasiva”.
Industria, governo, charity e scuole insieme
Il Safer Internet Centre UK lavora in collaborazione con soggetti che vengono dal mondo industry, dal governo, le charity, oltre naturalmente alle scuole, per cercare di raggiungere quanti più giovani possibile. “Sul nostro sito c’è una lunga lista di circa 550 organizzazioni che fanno rete con noi. I grandi provider di servizi Internet, le catene di retail, che mostreranno messaggi di sensibilizzazione nei loro punti vendita, gli uffici postali, che esibiranno anch’essi messaggi specifici per il pubblico, e le scuole, tutti questi diversi soggetti sono coinvolti nella giornata per rendere Internet un luogo virtuale più sicuro”. Il Primo Ministro in persona supporta l’iniziativa – sottolinea Gardner – insieme con la ginnasta olimpica Beth Tweddle.
Una nuova cultura della conoscenza
L’anno scorso il Safer Internet Day ha raggiunto oltremanica un decimo della popolazione, e quasi la metà di quella percentuale ha poi effettivamente adottato comportamenti più virtuosi per proteggere la propria sicurezza su Internet, oltre a parlare di questi problemi a casa contribuendo quindi a spargere la voce. “E’ un risultato molto significativo se pensiamo che la campagna dura solo un giorno. Crediamo che sia un evento importante per costruire insieme una nuova cultura della conoscenza, di ciò che la rete può offrire ma anche dei pericoli che nasconde”, spiega Gardner. Il Safer Internet Centre ha messo a disposizione risorse informative che si possono scaricare dal sito e pacchetti per attività da proporre a scuola. Una novità di quest’anno è la SID TV, per rendere più coinvolgente e stimolante per bambini e ragazzi il giorno della sicurezza su Internet.