Intel meno dipendente dal PC

Nel corso degli ultimi dieci anni il fatturato di Intel è passato da 26,5 miliardi di dollari a 53,9 miliardi. Una crescita superiore al 100%. In dieci anni il giro di affari è più che raddoppiato. Certo, non si può dire che a questa dinamica abbia corrisposto un equivalente successo nella dimensione azionaria. Nell’ultimo decennio il valore dell’azione di Intel si è infatti deprezzato di circa il 19%. Le performance dell’ultimo anno e le aspettative per il 2012, così come quelle di medio e lungo periodo, appaiono incoraggianti.

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Intel sta progressivamente cambiando pelle. L’azienda sta gradualmente differenziando il proprio business puntando sulle opportunità del mercato multipiattaforma che sono state innescate dal comparto mobile. La dipendenza dalla piattaforma PC tradizionale si è attenuata rispetto al passato, basti pensare che nel corso dell’ultimo anno, la quota di fatturato generata dalla partnership con Dell e HP, è diminuita dal 38% al 34%. Diminuzione cui non ha corrisposto una decrescita del fatturato complessivo, passato da 43 a 53 miliardi di dollari. Di converso la crescita delle Internet companies ha favorito un’accelerazione della vendita di server a componente Intel. I data center di società come Google e Apple, hanno rappresentato e rappresentano una voce di fatturato in continua espansione.

La dipendenza di Intel dalle singole società produttori di PC è, quindi, in attenuazione e tende a diversificarsi e ad essere meno concentrata su singoli brand. Si deve ora dimostrare di essere nelle condizioni di creare le premesse per lo sviluppo di nuovo mercato. Nel 2009 la quota di fatturato Intel associata al mercato PC era del 71%; nel 2010 è scesa al 69% e nel corso del 2011 è ulteriormente scesa al 66%: in tre anni la contrazione del fatturato Pc è stata del 5%. Un segnale positivo, considerate le minori aspettative di crescita del personal computer rispetto alle tecnologie emergenti del mondo mobile. E su quest’ultimo fronte si giocano molte delle chance future di Intel. Il successo di Google e Apple, e delle rispettive piattaforme di sistema operativo, Android e iOS, si è associato all’utilizzo della tecnologia di processore ARM. Intel, si scontra, quindi, con una situazione di mercato complicata, ma che tuttavia presenta ancora dei tassi di espansione e diversificazione tali da far supporre in un possibile potenziale riposizionamento dei chip Intel all’interno di nuove categorie di prodotto.

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