Arm mette in crisi la leadership di Intel

21 anni e non li dimostra. L’inglese ARM si trova oggi a essere il produttore di processori che condiziona maggiormente l’industria dei dispostivi mobili, in particolare, cellulari, smartphone e tablet , così come il mercato dell’elettronica di consumo. Lo share di mercato accreditato è del 90%. e il valore di capitalizzazione è triplicato in soli 15 mesi.  Arm è l’azienda che oggi sfida Intel nei mercati emergenti della tecnologia mobile.

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Arm è il processore su cui è basato l’iPad e considerate le stime di crescita per il mercato tablet nel suo complesso e del tablet Apple per i prossimi anni l’azienda inglese si trova a essere al centro di una crescita che nessuno, in passato, avrebbe mai previsto.  Con la tecnologia Arm, Apple è riuscita a raddoppiare le performance dell’iPad e allungare l’autonomia delle batterie (su iPad 2 Apple garantisce 10 ore di funzionamento). Prestazioni, secondo gli analisti, che non sarebbero state possibili utilizzando altri processori.

Intel domina il mercato di pc e server, ma la crescita effettiva è sul mercato mobile. Basti pensare che quest’anno Gartner prevede che la crescita dello smartphone possa incrementare di circa il 40%. Alla fine dell’anno saranno venduti 413 milioni di smartphone, una cifra superiore alla vendita attesa per i pc. Se a questa dinamica si aggiungono le previsioni di aumento delle vendite dell’iPad, che in parte andranno a cannibalizzare la fascia più leggera del segmento Pc, vi sono tutte le ragioni per affermare che siamo di fronte al primo grande evento tecnologico che mette in discussione Intel come processore di base dei dispostivi dell’informatica personale. La risposta di Intel arriverà quest’anno con l’introduzione di un nuovo processore che si dice possa contrastare Arm sia in termini di velocità che di consumo di energia. La battaglia è aperta e tutto può essere ancora messo in discussione, sebbene Intel sia in una posizione di evidente difficoltà.

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