La ŠKODA ha inaugurato la produzione della Yeti nello stabilimento russo di Nizhny Novgorod, secondo sito produttivo del Marchio nel Paese. +40% per le consegne nel Paese, con 80.100 unità tra gennaio e ottobre 2012
La ŠKODA ha inaugurato la produzione della Yeti nello stabilimento russo di Nizhny Novgorod, secondo sito produttivo del Marchio nel Paese.
“La produzione della Yeti rappresenta un’altra tappa fondamentale del nostro percorso di crescita in Russia” ha dichiarato Winfried Vahland, Presidente della ŠKODA, che ha aggiunto: “Quello russo è il nostro terzo mercato di vendita più forte a livello mondiale, e il secondo in Europa. E proprio perché abbiamo intenzione di accrescere ulteriormente questa forza negli anni a venire, stiamo ampliando la nostra offensiva di prodotto, espandendo la capacità produttiva locale”. Intorno alla metà del 2013, infatti, dalle linee di assemblaggio di Nizhny Novgorod uscirà anche la Octavia.
La produzione della Yeti nello stabilimento russo è la prima a essere realizzata grazie alla collaborazione tra Volkswagen Group Russia e il Costruttore russo GAZ Group. La produzione definita CKD (Completely Knocked Down) prevede l’intero processo di manifattura di una vettura, comprese le fasi di costruzione della carrozzeria, verniciatura e assemblaggio. Questo sistema produttivo è giunto alla sua completa realizzazione dopo aver attraversato una fase intermedia – denominata SKD (Semi Knocked Down) – iniziata alla fine del 2011 con l’attività di preassemblaggio della carrozzeria.
Nei primi dieci mesi del 2012 le vendite della Yeti in Russia hanno raggiunto le 13.600 unità, più del doppio rispetto all’anno precedente. “Questi dati sono la prova dell’importanza della produzione locale” ha spiegato Michael Oeljeklaus, Membro del Consiglio di Amministrazione della ŠKODA per Produzione e Logistica, il quale ha precisato: “Nel Gruppo GAZ abbiamo trovato un partner molto forte: un’Azienda con ottant’anni di esperienza nella costruzione di automobili, con una profonda conoscenza del mercato russo e personale altamente qualificato”.
L’altro stabilimento ŠKODA presente nel Paese è quello di Kaluga, attuale sede della produzione di Octavia e Fabia e dove, a partire dal 2014, è previsto l’inizio dell’assemblaggio anche della Rapid. “La nostra nuova berlina compatta ha stabilito nuovi standard nel suo segmento in termini di spazio e funzionalità, puntando su un eccellente rapporto qualità/prezzo, ed è un’auto perfetta per la famiglia, destinata a riscuotere un notevole successo tra i Clienti russi” ha dichiarato Vahland.
Gli eccellenti risultati ottenuti da ŠKODA in questo mercato nell’anno in corso si traducono in un aumento del 40%, con 80.100 vetture vendute, tra gennaio e ottobre. Si tratta di un dato record per la Casa ceca, che nei soli primi dieci mesi dell’anno ha fatto registrare una crescita tre volte più rapida rispetto al resto del mercato, mantenendo il trend di successo degli ultimi anni. Tra il 2005 e il 2011, infatti, le consegne annuali si sono pressoché decuplicate, passando da 7.500 a 74.100 unità.
La strategia 2018 della ŠKODA è in linea con questa tendenza: l’obiettivo è quello di incrementare ulteriormente le vendite globali fino a 1,5 milioni di vetture l’anno. La Casa di Mladá Boleslav intende raggiungere questo risultato grazie all’introduzione di un nuovo modello o di un restyling in media ogni sei mesi, portando avanti la maggiore offensiva di prodotto della storia dell’Azienda.