Nel 2011 la Onlus continua le iniziative di alfabetizzazione informatica in collaborazione con scuole, associazioni e centri d’ascolto, a Benevento come a Shashamane. Per annullare le barriere culturali, ovunque esse si trovino
Informatici Senza Frontiere (ISF), la Onlus formata da volontari professionisti dell’IT e dedita a colmare il digital divide di aree e comunità svantaggiate, ha importanti progetti in fase di avvio per il 2011, sia in Italia che all’estero.
A Benevento, in Campania, con il progetto PC in @affido, ISF collabora con l’Associazione Progetto Famiglia Affido, una rete di famiglie solidali a sostegno di bambini, madri e gestanti in difficoltà (attiva nel Sud Italia e nell’Europa dell’Est) e l’Associazione Disseta la Vita, un centro d’ascolto e d’aiuto nato per aiutare persone disagiate a raggiungere l’indipendenza e un ruolo attivo nella società. Il progetto sviluppato insieme alle due associazioni è la creazione di un laboratorio di informatica, interamente attrezzato di hardware, software e connessioni internet, che verrà costituito presso la sede di Progetto Famiglia Affido.
ISF fornirà inoltre corsi base all’impiego delle risorse informatiche, finalizzati a mettere i ragazzi assistiti (d’età compresa fra i 14 e i 22 anni) in condizione di migliorare sia le proprie opportunità d’inserimento nel mondo del lavoro, sia quelle di comunicazione con amici oppure con familiari lontani, oltre che di ampliare i propri orizzonti culturali in generale.
Per quanto riguarda invece la comunità di Shahamane (nella regione Oromia dell’Etiopia centrale, a circa 240 km da Addis Abeba), vi opera la JRDC School Onlus, originariamente rivolta alla comunità rastafariana-giamaicana rimpatriata dall’imperatore Haile Selassie I nel 1948, ma ormai frequentata da circa 800 bambini figli dell’intera popolazione etiope locale.
In collaborazione con lo staff di JRDC e con i ricercatori dell’Università per Stranieri di Perugia, in aprile un team di volontari di ISF allestirà due aule informatiche, installandovi anche le indispensabili connessioni al web tramite internet key (data la distanza del luogo dai cavi telefonici).
Naturalmente, una volta approntate le aule, i tecnici di ISF si occuperanno anche della formazione di base del personale della scuola preposto ad utilizzarli, mentre spetterà poi agli insegnanti locali e ai ricercatori dell’Università di Perugia svolgere i programmi di alfabetizzazione informatica con i piccoli scolari etiopi.
“Entrambi i progetti – per quanto realizzati in luoghi assai distanti fra loro – sono concepiti proprio al fine di accorciale le distanze”, commenta Girolamo Botter, Presidente di ISF. “Accorciare le distanze geografiche e culturali, ciò che l’informatica e internet hanno ottenuto in maniera epocale nel nostro mondo, e accorciare le distanze sociali, che rischiano di separare dal resto del mondo proprio coloro che non vi possono accedere agevolmente per problemi di natura materiale o anche culturale”.
Entrambi i progetti saranno continuativi, giacché sia le attrezzature che le attività formative dovranno essere mantenute e potenziate nel tempo, al fine di contribuire a risolvere i problemi di integrazione dei ragazzi cui sono destinate: chi desidera conoscere dettagli sui progetti attivati da ISF e attualmente in corso, come anche le aziende interessate a fornire attrezzature informatiche o giornate-uomo dei propri tecnici a sostegno delle iniziative, possono contattare la Onlus all’email info@informaticisenzafrontiere.org.